Scheda – Come si attiva uno stage

Milano, 10.4.2019

LO STAGE DURANTE GLI STUDI

Di solito sono la scuola o l’università stesse a mettere in contatto i propri studenti con le strutture che potrebbero essere disponibili a ospitarli per uno stage curricolare. Gli studenti possono considerare come il loro primo alleato l’ufficio stage e placement, o in mancanza di esso, la segreteria didattica.

LO STAGE DOPO GLI STUDI

I giovani che invece hanno già finito di studiare e vogliono trovare un’opportunità per entrare nel mondo del lavoro possono utilizzare i siti dedicati, come RepubblicadegliStagisti.it, i centri per l’impiego, le agenzie per il lavoro e gli enti di formazione, come Ial Cisl Lombardia. E ovviamente possono rispondere agli annunci on line!

IL SOGGETTO PROMOTORE

Per l’attivazione dello stage gioca un ruolo fondamentale il soggetto promotore. Senza non può esservi stage!

Nel caso dei giovani laureati da non più di 12 mesi il soggetto promotore più utilizzato è l’università. Per un anno dal conseguimento del titolo di studio l’università attiva i tirocini per i suoi neolaureati. Si tratterà però di tirocini extracurricolari e non più curricolari.

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Per chi non è neo laureato, ma vuole cercare lavoro, il primo punto di riferimento è il centro per l’impiego della propria città, dove si dovrà andare per attivare la cosiddetta “Did”, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, un documento essenziale per l’attivazione dei tirocini.

LA CONVENZIONE DI STAGE E IL PROGETTO FORMATIVO

Per attivare uno stage sono indispensabili due documenti: la convenzione di stage e il progetto formativo. La convenzione è sottoscritta dal soggetto ospitante, l’azienda, ente pubblico, cooperativa, associazione… presso cui lo stagista opererà, e dal soggetto promotore (università, centro per l’impiego o agenzia per il lavoro).

Il documento più importante è il progetto formativo.

Nel progetto formativo sono indicati tutti i dettagli, e soprattutto la descrizione delle mansioni che lo stagista andrà fattivamente a svolgere durante il periodo di stage.

E’ bene che ogni tirocinante conservi una copia del progetto formativo: su questo documento sono anche indicati i nomi del tutor del soggetto promotore e del tutor del soggetto ospitante.
I tutor hanno il dovere di monitorare il corretto svolgimento dello stage fino al suo termine.

IL PROGETTO FORMATIVO DEVE ESSERE REALISTICO

Quel che c’è scritto nel progetto formativo deve essere anche quel che accade nella realtà. Gli orari e sopratutto il “monte ore” settimanale devono essere rispettati, è scorretto chiedere allo stagista di trattenersi sempre più del dovuto: qualche volta certo può capitare, ma se accade con regolarità bisogna segnalarlo al soggetto promotore. anche le mansioni svolte dal tirocinante devono corrispondere. Al tirocinante non possono essere assegnate delle mansioni non coerenti con quanto descritto nel progetto formativo.

GLI STAGE ALL’ESTERO

Esistono anche interessanti opportunità di stage all’estero. Un esempio sono i bandi degli organismi dell’Unione europea. Ogni anno sono migliaia le opportunità di tirocinio nelle istituzioni europee e, nella stragrande maggioranza dei casi, prevedono anche un’ottima indennità mensile.

Attenzione però: “Paese che vai, usanza che trovi”. Uno stage all’estero avrà le regole previste dalla normativa del Paese dove si svolge lo stage.