Giovani, per la Ces obiettivo posti di lavoro e di qualità

Milano, 1.8.2014
 
Sono 5.68 milioni i giovani disoccupati in Europa. E’ da questo dato drammatico che la Ces struttura la sua strategia politica e si pone tre obiettivi chiari e precisi: la creazione di nuovi posti di lavoro e di qualità rispetto a quelli esistenti, il rafforzamento del sistema formativo e l’ottimizzazione del ruolo dell’industria. 
E’ dal problema di un mercato del lavoro sempre più tetro per i giovani e dalle possibili soluzioni di carattere europeo, che si è aperto il dibattito a Torino a cui hanno preso parte oltre 90 sindacalisti dei 28 stati membri.
Se da un lato far diventare “garanzia giovani” un’opportunità concreta è l’obiettivo comune e condiviso da tutti, dall’altro si intravedono già le prime differenze: la Francia spicca tra i pochi paesi che sta già utilizzando i fondi europei facendo incrociare domanda e offerta di lavoro, la Polonia e la Svezia si contraddistinguono  per lo spread of information su questo strumento, mentre l’Ungheria riporta un segno negativo per il ruolo flebile che svolge la parte datoriale nel dare spinta e vigore a questo mezzo. L’Italia? Non è mancata l’opportunità da parte nostra di spiegare l’importanza della firma degli accordi a livello regionale (la Lombardia ne è un esempio positivo) e di come si debba però entrare nella fase operativa attivando appena possibile le offerte di lavoro.
La preoccupazione espressa da più parti è che il lavoro proposto sia di qualità sia dal punto di vista delle mansioni da svolgere, che non possono tralasciare l’aspetto formativo, sia per la sicurezza sul lavoro e la equa remunerazione.
L’esperienza di dialogo con gli altri sindacalisti europei è stata positiva per lo scambio di impressioni, idee e la condivisione concreta di obiettivi comuni che verranno riportati alla Commissione europea.