Giulio Romani eletto in Segreteria della CES

A Berlino il 15° Congresso della CES: Giulio Romani eletto in Segreteria

Si è concluso questa mattina a Berlino il 15° Congresso della Confederazione Europea dei sindacati (Ces/Etuc) che quest’anno ha avuto come messaggio “Insieme per un accordo equo per i lavoratori”. L’evento, che ha visto la partecipazione di 1000 delegati in rappresentanza di oltre 100 confederazioni e 45 milioni di lavoratori e pensionati di tutta Europa, ha rappresentato anche l’occasione per celebrare i 50 anni della Ces.

Nella nuova squadra eletta dal Congresso, anche il segretario confederale della CISL Giulio Romani. A Esther Lynch, riconfermata Segretaria Generale, si affiancano Isabelle Schömann e Claes-Mikael Ståhl come Segretari Generali Aggiunti e Tea Jarc, Ludovic Voet e Giulio Romani come Segretari Confederali. Wolgang Katzian è invece stato eletto come nuovo Presidente. “Un riconoscimento importante per la Cisl e per tutto il sindacato italiano”, ha commentato il Segretario Generale della CISL Luigi Sbarra.

Tanti i temi oggetto del dibattito delle quattro giornate: dalla situazione dei giovani, i loro diritti e il contrasto al lavoro povero e precario, al tema della parità di genere e della parità retributiva, con la richiesta esplicita che venga al più presto ratificata in tutti i Paesi la Direttiva sulla trasparenza retributiva appena approvata in via definitiva. Altro tema centrale è stato quello dell’aumento della povertà e del contrasto alle misure di austerity, chiedendo interventi per aumentare i salari dei lavoratori europei e per arginare l’aumento dell’inflazione.

Al centro del dibattito anche i lavoratori delle piattaforme, con la richiesta di promuovere quanto prima una Direttiva che disciplini il settore e tuteli i lavoratori. Il Congresso si tiene ad un anno dalle prossime elezioni europee del 2024, per cui molti interventi hanno lanciato un allarme sui rischi dell’avanzata dell’estrema destra e dei nazionalismi in molti Paesi europei che mettono in discussione l’Unione europea stessa e il suo modello economico e sociale, compreso il ruolo dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori.

“Il Congresso Ces segna un momento davvero importante per richiamare e rilanciare contenuti e valori che il sindacato ritiene essenziali: la priorità del lavoro, la centralità della persona, il futuro dell’Europa, specialmente nel turbolento contesto sociale, economico e politico che stiamo attraversando” ha sottolineato Luigi Sbarra, Segretario Generale della CISL, nel suo intervento. È fondamentale puntare sulla centralità economica e sociale del lavoro, della sua qualità, del suo protagonismo attivo, responsabile, creativo, nelle dinamiche di sviluppo e coesione dei nostri Paesi e dell’Unione. Temi, questi, che oggi si fanno ancora più pressanti e urgenti, di fronte a transizioni industriali ecologiche, tecnologiche, energetiche e demografiche che modificano profondamente l’assetto dei sistemi produttivi, cui si aggiunge la lama affilata di un’inflazione che taglia potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie” ha proseguito.

Anche a livello sindacale europeo, lo strumento cardine per la tutela responsabile dei lavoratori resta la contrattazione. “Dobbiamo costruire un sistema di tutele universale legato non solo alla prestazione lavorativa, ma anche alle transizioni occupazionali. È necessario rivendicare incessantemente il ruolo della contrattazione e della partecipazione, debellando i dumping che minano diritti e competitività. Una competitività da basarsi su leve di crescita sostenute da politiche industriali europee partecipative, sistemi fiscali equi e da un ruolo statale strategico di orientamento e incentivo, in un quadro di attenzione a ciò che si produce e al come lo si produce. Queste per noi le linee per cambiare il futuro del lavoro, e pur nella consapevolezza della difficoltà del percorso, siamo convinti che questo Congresso sia un ulteriore passo in questa direzione”, ha concluso Sbarra.