Milano, 19.5.2014
E’ aperta al pubblico da sabato la sede del Centro Studi Sociali contro le mafie del Progetto San Francesco a Cermenate. Dopo un percorso popolare di informazione e partecipazione utile alla promozione della cultura della legalità e della responsabilità sociale, è stata ufficialmente inaugurata la casa tolta ai clan a bene comune del territorio, in via Di Vittorio 10. La casetta “della responsabilità” è ora attiva e si propone con un punto di riferimento e di appoggio logistico per tutte le associazioni che vorranno condividere un percorso innovativo dedicato alla cultura della responsabilità sociale. Hanno già dimostrato interesse a rendere viva e attiva la sede di Cermenate le rappresentanze locali della Federazione nazionale pensionati della Cisl e dell’Associazione nazionale carabinieri. “Tra i propositi e gli impegni – spiega Battista Villa, segretario generale Filca Lombardia e presidente del Psf – il Progetto San Francesco propone un percorso condiviso utile all’elaborazione di un programma sociale di incontri e formazione, aprendo le porte alla cultura e alla conoscenza dei diversi strumenti di ostacolo civile alla mafie e di contrattazione della responsabilità sociale del territorio”. La prima lezione sociale sulla responsabilità sociale e sul valore competitivo della legalità è stata tenuta da Antonio Calabrò, direttore del settore cultura di Pirelli Spa e riferimento in Assolombarda per la legalità e la responsabilità sociale. E’ stata preceduta dai saluti e dagli interventi delle istituzioni, dei rappresentanti di Jus Vitae Onlus che a Palermo da anni sono impegnati nella promozione di progetti sulla legalità per i giovani e per le famiglie, dei sindacalisti Gerardo Larghi, Giacinto Palladino, Domenico Pesenti e da Francesca Ambrosoli, figlia dell’Avvocato Giorgio ucciso da Cosa Nostra a Milano nel 1979 e al quale è dedicato la sede di Cermenate.