Milano, 15.2.2015
Spetta al datore di lavoro l’onere di provare che sono state adottate tutte le misure idonee a prevenire gli infortuni. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 1918 depositata il 3 febbraio 2015. La Cassazione ha accolto il ricorso dell’Inail contro la decisione della Corte d’Appello de L’Aquila che aveva negato il risarcimento per l’infortunio subito da un dipendente. La Corte di Appello aveva giudicato sufficiente che l’azienda dimostrasse di aver adottato una serie di comportamenti doverosi nel rapporto con il dipendente.
Secondo la Cassazione, invece, la questione va analizzata sotto un’altra prospettiva. Non basta che il datore di lavoro si sia attenuto ad alcune prescrizioni, ma è necessario che provi di aver fatto di tutto per evitare l’infortunio.
Nel caso preso in esame, il datore di lavoro non aveva adottato le misure idonee a prevenire l’infortunio, come una adeguata informazione e istruzione antinfortunistica e la predisposizione di un servizio di vigilanza. L’impresa è stata quindi obbligata a risarcire il dipendente infortunato.