Intervista di Marco Contessa su Radio Marconi

Venerdì 29 settembre 2023, alle ore 12.20 è andata in onda su Radio Marconi FM 94.8, nella rubrica “RadioLavoro”, l’intervista a Marco Contessa, Responsabile Nazionale CISL per i frontalieri, il quale ha parlato dell’Accordo sulla tassazione dei frontalieri entrato in vigore a luglio 2023 e del Protocollo sul lavoro frontaliero firmato pochi giorni fa da CGIL, CISL e UIL e il Comune di Varese

Di seguito alcune sue dichiarazioni:

L’accordo fiscale che è appena stato deliberato dal Governo italiano cambia radicalmente i presupposti giuridici e fiscali per i lavoratori frontalieri: i lavoratori frontalieri ante luglio 2023 manterranno il regime fiscale più favorevole precedentemente in vigore, quindi non saranno tenuti a fare la dichiarazione dei redditi in Italia, pagheranno solo la quota di fiscalità svizzera, mentre i lavoratori che andranno in Svizzera a lavorare dopo il luglio del 2023, godranno di un regime misto.
Questo accordo fa diventare i lavoratori frontalieri fiscalmente obbligati a fare la dichiarazione tutti gli anni con, da un lato ovviamente il carico fiscale, ma dall’altro lato anche la possibilità di mettere in detrazione o deduzione tutte le spese che durante il corso dell’anno il lavoratore o la famiglia dovesse in qualche modo sopportare.
In Lombardia, l’accordo apre importanti strategie di azione, tra l’altro noi abbiamo già iniziato un percorso di confronto con Regione Lombardia, abbiamo avuto un’audizione in commissione speciale frontalieri dove abbiamo posto l’attenzione su alcune tematiche importanti quali ad esempio la necessità di costituire una cabina di regia comune per la gestione dell’Accordo, perché uno degli aspetti più importanti dell’Accordo è che a livello territoriale potranno essere gestiti i famosi ‘progetti specifici’, ovvero le risorse che la Svizzera ogni anno ristorna ai comuni italiani, in funzione del numero di lavoratori che risiedono nel comune

Negli scorsi giorni abbiamo firmato, con il comune di Varese che con la provincia di Como, il primo protocollo di collaborazione sul lavoro frontaliero, che ha un grandissimo impatto politico, in quanto Varese è un comune capoluogo di provincia; il percorso ha 4 grandi obiettivi, tra i quali quello appunto di ragionare su come utilizzare i ristorni che arriveranno dalla Svizzera per dare vita a progetti pensati per i bisogni dei lavoratori frontalieri