Intervista di Mirko Dolzadelli, Segretario Generale FIM CISL Lombardia, a Radio Marconi

Ieri, venerdì 21 luglio 2023, è andata in onda su Radio Marconi, nella rubrica “RadioLavoro”, l’intervista di Mirko Dolzadelli, Segretario Generale FIM Cisl Lombardia, in merito allo sciopero del settore metalmeccanico della scorsa settimana.

Di seguito qualche sua dichiarazione:

“I motivi che hanno portato allo sciopero di 4 ore del settore metalmeccanico della scorsa settimana sono legati innanzitutto a un cambio epocale quale è quello delle transizioni, che colpirà importanti settori dell’economia lombarda manifatturiera, come quello dell’automotive, della siderurgia, dell’energia, tutti i settori strategici non solo per la vita industriale, ma anche per la vita dei cittadini; se non governati questi processi porterebbero a delle ricadute e delle ripercussioni importanti sia sul piano economico, sia su quello occupazionale. E’ stato dunque uno sciopero per il rilancio delle politiche industriali del settore metalmeccanico, per far sì che il Governo prenda delle iniziative sul governo delle transizioni e soprattutto perché vengano attenzionate anche quelle situazioni di crisi che per fortuna oggi non viviamo in primis in Lombardia, ma che riguardano importanti siti di settori strategici del Paese, come ad esempio ILVA di Taranto”

“Noi abbiamo una dead line che è quella del 2035, che riguarda il passaggio dalla produzione di macchine endotermiche alla produzione di macchine elettriche: questo per la sola Lombardia implica il coinvolgimento di oltre 2.200 imprese, che dovranno essere totalmente o parzialmente riconvertite, e colpisce circa 20.000 lavoratori di piccole, piccolissime e micro-imprese, che oggi rappresentano un’eccellenza non solo lombarda, ma globale. E’ chiaro che questi cambiamenti possono rappresentare una grande opportunità, se vengono gestiti, ma possono anche essere il peggiore incubo per intere comunità”

“Noi chiediamo delle politiche di Governo di governance delle transizioni, con importante attenzione al tema della riconversione industriale, ma anche solide politiche attive del lavoro che possano accompagnare il passaggio delle competenze; in più c’è un tema di attrattività del settore: questo è un settore determinante per la vita economica del Paese, quindi noi chiediamo con forza un’attenzione perché questo settore continui ad attrarre non solo investimenti, ma anche soprattutto lavoratori con nuove competenze, in grado di mantenere l’elemento importante e virtuoso che genera poi benessere per i nostri territori. Abbiamo già ottenuto alcune risposte: il Governo ha aperto dei Tavoli in confronto sui principali settori, tra i quali l’automotive, la siderurgia e il settore del termoelettrico, che interessano da vicino anche il contesto lombardo”