Milano, 14.1.2015
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In Lombardia, con la proroga della cigs sono coinvolte in modo pesante la sede centrale, con 110 lavoratori massimo collocabili in cassa, la sede della direzione commerciale di Milano, con 20 lavoratori, gli stabilimenti di Calusco e Rezzato, ognuno con 10 lavoratori coinvolti. Sui 444 a livello nazionale, nella nostra regione potranno essere coinvolti massimo 150 lavoratori, pari al 34% del totale. “L’ulteriore utilizzo degli ammortizzatori sociali è propedeutico per raggiungere l’opzione “zero” degli esuberi, vale a dire che a tutti i lavoratori si devono dare risposte occupazionali o di approdo pensionistico”, sottolineano Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Lombardia in una nota. “Il nostro obiettivo è quello che, al termine del percorso di Cigs, vengano assorbiti tutti gli esuberi temporanei in modo da non procede con la mobilità imposta – spiega Marco Boveri, della Filca Lombardia -. Il pesante contributo che i lavoratori stanno sopportando in questo processo di riorganizzazione del gruppo Italcementi, è la dimostrazione della loro fattiva disponibilità a risolvere i problemi dell’azienda rispetto alla contrazione strutturale del mercato del cemento nel nostro paese”. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee sui luoghi di lavoro per illustrare alle lavoratrici e ai lavoratori i contenuti dell’intesa e le sinergie con gli accordi precedenti firmati nel gruppo.