Milano, 9.3.2017
Dal 24 gennaio lavoratrici e lavoratori della K-Flex sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell’azienda, senza retribuzione. Sono in lotta contro la decisione della proprietà di licenziare 187 dipendenti. L’azienda sino ad ora o non si è presentata agli incontri o, quando lo ha fatto, ha dimostrato totale indisponibilità al ritiro dei licenziamenti e ad instaurare una vera e propria trattativa con le organizzazioni sindacali e le Rsu.
K-Flex è un’azienda sana, leader mondiale nel settore degli isolanti acustici e termici, grazie alla qualità e all’innovazione tecnologica dei suoi prodotti ed è presente con circa 2.000 addetti in 60 Paesi e 11 impianti produttivi localizzati in tutto il mondo. Oltre all’ Italia a Roncello, in Usa, Polonia, Russia, Malesia, Dubai, Cina, India, Inghilterra e Francia.
L’azienda non è in perdita, fa utili e profitti ma, nonostante lo neghi, vuole delocalizzare la produzione italiana in Polonia. E c’è di più. “L’azienda – precisa Rita Pavan, segretaria generale Cisl Monza Brianza Lecco – ha ottenuto, in questi anni, 12 milioni di finanziamento pubblico, più altri 23 milioni ottenuti dalla Simest Spa, una delle società del gruppo Cassa depositi e prestiti, per aprire filiali all’estero. Il paradosso è che lo stato ha aiutato l’azienda ad internazionalizzarsi, mentre in Italia K-Flex chiude!”. “Sappiamo – conclude Pavan – che le situazioni di difficoltà sono tante nel nostro territorio, e che molte non hanno voce né risonanza mediatica, ma questo caso, anche grazie all’impegno profuso dai sindacati sta diventando simbolico per tutti!”.
A SOSTEGNO DEI LAVORATORI CGIL, CISL E UIL HANNO APERTO IL CONTO CORRENTE IBAN IT48 H031 2720 4000 0000 0002 155 intestato a “Fondo di solidarietà CGIL CISL UIL lavoratori K Flex”.
Sabato 11 marzo alle 16, ai cancelli della fabbrica, si terrà un concerto di solidarietà.