La “buona scuola” lombarda pronta alla prova del piano del governo

Milano, 6.10.2014
 
Nonostante i tanti problemi aperti occorre mantenere alta la qualità e l’offerta formativa del sistema dell’istruzione in Lombardia. E’ il messaggio lanciato questa mattina dall’assemblea regionale organizzata dalla Cisl Scuola per fare il punto sul piano del governo e valutarne le ricadute sul territorio. “Non è semplice prevedere quali saranno gli effetti delle proposte del governo sulla buona scuola lombarda – afferma Silvio Colombini, segretario generale Cisl Scuola Lombardia -. Quel che sappiamo oggi è che la scuola in Lombardia dà risposte importanti in termini di collegamento tra scuola e mercato del lavoro, in termini di offerta formativa di alta qualità”. “Certo però – puntualizza – il governo non è stato in grado sino ad oggi di coprire i posti scoperti: su circa 5.900 assunzioni che dovevano essere fatte quest’anno 2.200 non sono ancora state realizzate perché non c’è personale abilitato nelle singole province”. Un problema, questo, che la Cisl Scuola lombarda affronterà nelle prossime settimane con l’ufficio scolastico regionale. “Non si riusciranno ad assorbire tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie precarie – afferma Colombini – però certamente ci sarà un abbattimento dell’affollamento, già nei prossimi mesi”. Intanto, lavoratori, delegati e dirigenti della Cisl Scuola Lombardia si preparano a  manifestare a Roma il prossimo 8 novembre a sostegno del contratto. “Il mondo della scuola non è un sistema a sè stante nel contesto del pubblico impiego e il prossimo 8 novembre farà sentire la sua voce – ha sottolineato il segretario generale Cisl Scuola, Francesco Scrima -. Il blocco contrattuale non può andare avanti, ha già provocato una perdita media di 5.000 euro per i dipendenti pubblici, che hanno pagato a sufficienza il peso dei conti in rosso dello Stato”. Quanto al piano del governo per la “buona scuola”, Scrima ha sottolineato l’esigenza che si apra un confronto e che l’esecutivo riveda le sue posizioni sul blocco del contratto fino al 2018 e mantenga gli scatti di anzianità anziché introdurre gli scatti di merito. “Non siamo mai stati contro  la valutazione degli insegnanti – ha detto Scrima – ma gli scatti di anzianità non possono essere sostituiti dagli scatti di merito, perché sono l’unico strumento che i lavoratori hanno per tenere a livelli dignitosi il loro salario”.  
 
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