Lavoratori fragili, dal 1° gennaio torna la tutela dello Stato

Recuperato un vuoto normativo

Milano, 22.12.2020

Dal 1° gennaio 2021 torna la tutela dello Stato per i lavoratori fragili. Lo prevede un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera al disegno di legge di Bilancio 2021.

“Finalmente si pone rimedio ad una situazione a nostro avviso grave nell’ambito della salvaguardia dei lavoratori per l’emergenza sanitaria da Covid-19 – sottolinea Giuseppe Sbarufatti, responsabile dipartimento Salute e sicurezza della Cisl Lombardia -. Una spiacevole situazione che ha riguardato proprio i lavoratori più deboli di questa pandemia, vale a dire i lavoratori affetti da disabilità o quelli in una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita”.

Un breve riepilogo di quanto accaduto

L’articolo 26 comma 2 del Dl 18/2020 prevede che il periodo di assenza dal lavoro sia equiparato a ricovero ospedaliere per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dagli organi medico-legali, attestante una condizione di fragilità. Questo però valeva fino al 15 ottobre. Dal 16 ottobre e fino al 31 dicembre 2020 i lavoratori fragili svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la collocazione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento.

Tuttavia, sono moltissime le attività che non possono essere svolte da casa da parte dei lavoratori fragili con la conseguenza della perdita dello stipendio in caso di richiesta di aspettativa non retribuita. Una situazione, questa, molto probabile a fronte dell’esaurimento delle ferie e dell’impossibilità della collocazione in cassa integrazione per questo motivo.

Con la legge di Bilancio, finalmente, il Governo rimedia al vuoto normativo con l’approvazione dell’emendamento secondo cui “le disposizioni dell’articolo 26, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, si applicano nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 28 febbraio 2021”.

“Questo significa, dunque – spiega Sbarufatti – che dal 1° gennaio 2021 i lavoratori fragili che potranno lavorare da casa avranno diritto ad avere lo smart working come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione. Mentre gli stessi lavoratori che svolgono una mansione incompatibile con lo smart working, potranno richiedere la tutela della malattia”.