Milano, 24.2.2016

Questo tipo di relazione però non è automatica come dimostrano milioni di persone che lavorano sotto sfruttamento e abuso dei diritti umani. Per questo motivo la condizione necessaria è la dignità del lavoro che passa attraverso la creazione di occupazione, l’affermazione dei diritti, la sicurezza e il benessere dei lavoratori. All’interno del rapporto, l’Undp formula alcune proposte e invita i diversi Paesi a formulare politiche che promuovano un lavoro sostenibile, inclusivo e dignitoso, in linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile 8 dell’agenda di sviluppo 2030, recentemente adottata dalle Nazioni Unite.
Alla fine sono riportati i dati sull’indice di sviluppo umano (HDI) che si basano su 3 indicatori principali: reddito, salute e istruzione.
Su una scala da 0 a 1, i Paesi col miglior punteggio di HDI sono Norvegia (0,944), Australia (0,935) e Svizzera (0,930). All’interno di questa “classifica” l’Italia occupa il 27° posto con un punteggio di 0,873; il Paese col punteggio più basso è il Niger con 0,348.
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