Milano, 22.6.2015
A quasi un mese dalla sua uscita regge ancora nelle nostre sale questo film su di un bambino di 10 anni che ha perso il fratello durante un incidente di gioco con le armi e che vive in un ranch del Montana dove si diletta ad inventare dispositivi. Una di queste sue invenzioni viene premiata da un importante istituto che non sa che l’autore è un bambino che oltretutto la famiglia considera piuttosto anomalo e strano. Ma il nostro protagonista parte ugualmente per un appassionante viaggio. Jean-Pierre Jeunet è noto al grande pubblico per film poetici e fantasiosi come Il favoloso mondo di Amelie o L’esplosivo piano di Bazil. E questa fantasia si ritrova anche ne Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, un film colorato con una splendida fotografia che diventa forse un pò troppo “americano” nel finale. Ma il regista francese dovendo rispettare la storia del libro dal quale il film è tratto, diventato un successo negli Usa e non solo, onora il finale originale che risulta un pò banale. Per il resto un film che vale la pena di vedere per entrare un pò nel sogno e respirare una certa aria di libertà.