Milano, 16.3.2017
Gli eredi dei malati di mesotelioma non professionale deceduti nel corso del 2016 potranno presentare entro il prossimo 31 marzo la domanda per il riconoscimento della prestazione una tantum a loro favore, a prescindere dal fatto che il relativo diritto sia stato esercitato in vita dal parente deceduto. Lo ha stabilito l’Inail, rivedendo una sua precedente posizione, con la circolare n. 13/17 pubblicata ieri sul sito internet dell’istituto.
La legge 190/2014 ha infatti esteso la prestazione erogata dal Fondo per le vittime dell’amianto ai malati di mesotelioma riconducibile a esposizione non professionale al minerale, stabilendo che sono aventi diritto tutti i soggetti che nel periodo 2015-2017 risultino affetti da mesotelioma contratto «o per esposizione familiare a lavoratori impiegati in Italia nella lavorazione dell’ amianto, ovvero per esposizione ambientale comprovata» avvenuta sul territorio nazionale.
Come viene definito dall’ultimo punto della circolare "Accesso al beneficio”, l’interessato deve presentare alla sede Inail competente per domicilio, o trasmettere tramite raccomandata a/r, un’apposita istanza servendosi della modulistica allegata alla circolare Inail n. 13/16 (modello 190/E). Alla domanda dovrà essere allegato il certificato medico, prodotto in originale, attestante che il soggetto deceduto è stato affetto da mesotelioma e contenere l’indicazione della data della prima diagnosi ai fini della valutazione della compatibilità dei periodi di esposizione familiare o ambientale all’amianto con l’insorgenza della patologia. Il certificato va rilasciato da un ente ospedaliero pubblico o privato accreditato dal Servizio sanitario nazionale, compresi gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs).