Politiche attive, al via campagna informativa Cisl nei luoghi di lavoro

Milano, 10.2.2017
 
La Cisl da sempre chiede che l’Italia superi gli ormai storici e cronici ritardi sul terreno delle politiche attive del lavoro, ed in particolare ha sostenuto e sostiene le scelte contenute nel Dlgs 150/2015, che avrebbe dovuto rappresentare l’indispensabile “seconda gamba” del Jobs Act. Ma, dopo tanti annunci, quanto contenuto in quel decreto, anche a causa dell’esito del referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre 2015 e la conseguente crisi di governo, fatica ancora a decollare. Pochi giorni fa la Cisl ha chiesto formalmente, con Cgil e Uil, al presidente del Consiglio e al ministro del lavoro, di riaprire il confronto, avviato nei mesi scorsi, sulle tematiche del lavoro, in particolare sulle difficoltà per la gestione delle crisi, a seguito della riduzione degli ammortizzatori sociali (cioè la ‘prima gamba’ del Jobs Act, già completata nel suo percorso attuativo), e sui ritardi nell’avvio delle politiche attive, a partire dal ruolo e dall’operatività di Anpal ed il conseguente necessario rafforzamento dei Centri per l’impiego.
Proprio per sostenere le nostre rivendicazioni sul tema delle politiche attive, la Cisl dai prossimi giorni avvierà una campagna in tutti i luoghi di lavoro per informare iscritti e lavoratori su cosa sono le politiche attive e sulla loro utilità. 
L’obiettivo prioritario è far capire a chi cerca il primo impiego e a chi perde un posto di lavoro che non sarà lasciato solo e che la ricollocazione deve diventare un diritto.