Oltre trecento studenti al seminario regionale in preparazione al treno della memoria

Milano, 31.1.2020

Oltre 300 studenti, arrivati dalle scuole superiori di diverse province lombarde, hanno partecipato stamattina al seminario regionale “La Shoah e lo sport”, organizzato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia nell’ambito del progetto “In treno per la memoria” che dal 26 al 30 marzo prossimi li porterà in visiti ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau. Ogni anno è stato approfondito un argomento specifico e il tema dell’edizione 2020 è lo sport. “Non solo perché la storia dello sport è parte integrante della Storia con la “S” maiuscola – spiega Bruno Bersani, presidente del Comitato “In treno per la memoria” – ma anche perché nello sport costumi e abitudini, tradizione e innovazione, idee e valori di una società diventano azioni, modi di stare insieme e di confrontarsi”. “Abbiamo pensato che un treno che abbia come tema lo sport – aggiunge – può essere un momento di incontro con donne e uomini del mondo dello sport, con cui condividere l’idea di una cittadinanza consapevole del passato e matura per immaginare il proprio avvenire”.

Una mattinata intensa, caratterizzata dall’emozionante spettacolo “Invasione di campo” con Giovanni Soldani, vincitore del premio “Marco Cassani” 2018 per la “Miglior Comunicazione a proposito di Storia dello Sport”. Un monologo che racconta di Arpàd Weisz, Matthias Sindelar, la squadra dei panettieri di Kiev, campioni nelle cronache sportive degli anni Trenta, fatti sparire dai terribili eventi del secolo scorso. E’ poi intervenuto Vittorio Munari, campione del rugby Petrarca, giornalista e commentatore Tv, in questo caso “intervistato” da Marco Gritti, dell’Uisp. “Lo sport è senz’altro un modo per aiutare giovani ad apprendere determinati valori e professarli – ha sottolineato Munari -. Ma una società civile di buon livello deve saper interpretare questi valori positivi e tradurli in pratica nella vita sociale”. Munari ha inoltre esortato gli studenti ad avere coraggio, a non nascondersi dietro falsi alibi e a valorizzare piuttosto i loro talenti. “Tutti abbiamo talento – ha detto alla platea del teatro Fontana -. La differenza è l’uso che ne fa ciascuno di noi. Il rugby è una grande scuola di vita, ti insegna che il perdente è chi passa la giornata a spiegare perché ha perso, a cercare alibi per i suoi errori”.

Il seminario di oggi, come ogni anno organizzato in concomitanza al Giorno della memoria, è una tappa di avvicinamento al viaggio di fine marzo. Oltre 700 persone, tra studenti, pensionati e lavoratori, partiranno dal Binario 21 della stazione centrale di Milano il 26 marzo, per farvi ritorno il 30. Nei giorni di permanenza a Cracovia si visiterà la città soffermandosi in alcuni punti particolarmente significativi, per prepararsi ad affrontare la visita ai campi di Auschwitz e Birkenau. Domenica 29 marzo al Kino Kuòw si terrà il consueto meeting per la condivisione delle ricerche, delle esperienze e delle testimonianze. Quindi, la partenza per il ritorno a Milano. Documentazioni, immagini, materiali delle passate edizioni del “treno per la memoria” di Cgil, Cisl e Uil Lombardia sono raccolte e consultabili sul sito www.intrenoperlamemoria.it.