Petteni: accordo storico sulla riforma del sistema sociosanitario

 Milano, 26.9.2014

 
“E’ un accordo storico, frutto di un intenso lavoro per arrivare a una condivisione delle linee, degli obiettivi e dell’utilizzo delle risorse che serviranno a tracciare il sistema sociosanitario lombardo del futuro. Un accordo che rappresenta un grande riconoscimento del ruolo del sindacato, dell’importanza del territorio e che ci aspettiamo sarà tradotto in fatti concreti importanti”. Così il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, commenta l’accordo sulla riforma del sistema sociosanitario firmato oggi da Cgil, Cisl, e Uil Lombardia con la Regione. “Con quest’intesa, che indirizzerà la definizione del progetto di legge regionale di riforma – sottolinea Petteni – il sindacato confederale in Lombardia si dimostra capace di scelte unitarie e riconferma una volta di più il suo ruolo di primario protagonista nel confronto    sull’insieme delle politiche che influenzano direttamente le condizioni di vita di milioni di lavoratori e pensionati lombardi”. “Non dimentichiamo che il sistema e i servizi sociosanitari – aggiunge il segretario generale della Cisl lombarda – rappresentano circa l’80% delle competenze e delle risorse dell’istituzione regionale. E’ assolutamente decisivo, dunque, che la scelta di riforma sia condivisa col sindacato, che oltre a tutelare i bisogni delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati, rappresenta decine di migliaia di operatori del sistema”. 
Quanto ai contenuti dell’intesa, si è concordato, tra l’altro, di dare il via ad un deciso potenziamento della medicina sul territorio, attraverso la costituzione di presidi territoriali dove i cittadini potranno trovare servizi sanitari e sociosanitari più accessibili anche in termini di orari e giorni di apertura. L’accordo, inoltre, stabilisce che i servizi sociosanitari a prevalente carattere sanitario saranno interamente a carico del Fondo sanitario regionale e che si riducano le rette delle Rsa (case di riposo) grazie all’aumento della quota sanitaria riconosciuta dalla Regione.