Presa in carico di pazienti cronici e fragili

Milano, 21.2.2017

Il 30 gennaio 2017 la giunta regionale lombarda ha approvato la delibera 6164 “Governo della domanda: avvio della presa in carico di pazienti cronici e fragili. Determinazioni in attuazione dell’art.9 della legge n.23/2015”.
Il modello si colloca nella sostanza come un’evoluzione del sistema Creg, avviato in via sperimentale con la dgr 937/ 2010 e che dal 2011 ha coinvolto i territori delle ex Asl Mi1, Mi2, Bergamo, Varese, Como, Cremona, Monza, Lecco, Sondrio.
La dgr 6164 approvata a gennaio scorso suscita alcune riflessioni.
Uno degli elementi di novità consiste nella nuova classificazione dei cittadini in 5 livelli, in funzione della complessità di domanda di salute. I pazienti con patologie croniche si collocano nei primi 3 livelli. Ad ogni livello della stratificazione si collega una tariffa di presa in carico, calcolata sulla base dei consumi sanitari storici, normalizzati dal punto di vista statistico. Per la prima volta si introduce nel Ssr un sistema di finanziamento che supera la remunerazione della singola prestazione, ma individua un importo forfettario relativo al costo di cura della patologia. Una prima considerazione attiene alla necessità che la definizione della tariffa possa garantire l’accesso alle prestazioni necessarie per la cura, previste dal Pai, nel rispetto della garanzia dei Lea. Pur riconoscendo la necessità di perseguire il principio di appropriatezza clinica ed
organizzativa, sarà opportuno che la remunerazione tariffaria non sia sottodimensionata in relazione al bisogno di cura e assistenza della persona.
Il modello prevede che il cittadino possa scegliere tra i soggetti gestori che gli verranno proposti dall’Ats, con procedura che dovrà essere ulteriormente definita entro giugno. La scelta si concretizza con la sottoscrizione del patto di cura fra paziente e soggetti gestori.
I soggetti erogatori attuano il patto di cura con le prestazioni erogate in proprio o coordinate con le strutture convenzionate con il soggetto gestore. Il modello sembra introdurre una seconda novità nel Ssr, ovvero la circoscritta possibilità di
scelta del soggetto che eroga la prestazione, rispetto al complessivo sistema dei soggetti accreditati in Regione Lombardia.
Considerando l’incidenza del costo di cura e assistenza dei pazienti cronici nella nostra regione (oltre il 70% della spesa sanitaria globale in Lombardia), l’attuazione dell’art 9 della l.r.23/2015, che si realizza con la dgr 6164 del 2017, introduce elementi di rilevante novità nel sistema di
governance del Ssr. Infine nella consapevolezza che per i medici di medicina generale il processo di presa in carico delineato dalla delibera è un’attività integrativa di quanto definito nella convenzione nazionale, per la quale si richiede un’adesione volontaria principalmente in forma aggregata, la Cisl Lombardia ritiene che sia fondamentale il coinvolgimento del medico di famiglia nel ruolo di case manager per il paziente cronico affinché possa avvalersi dei soggetti gestori, rimanendo il riferimento del malato e della sua famiglia per tutti i 3 livelli di stratificazione.
Restiamo in attesa di meglio comprendere come si declina il contenuto della dgr 6164 in relazione all’attuazione del sistema delle cure primarie previsto dall’art 1 comma 1 lettera p della lrl 23/2015 oltre che in rapporto all’organizzazione della Ricca, rete di cura e continuità
assistenziale, nell’ambito delle Asst, prevista dalle linee guida dei Poas dgr 5113 e 5513 del 2016.

Di seguito il testo della delibera e una scheda di sintesi a cura del dipartimento Welfare Cisl Lombardia

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Download documento Scheda di sintesi a cura del Dipartimento Welfare Cisl Lombardia
Cisl Lombardia – (115 KB)
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Cisl Lombardia – (2 MB)