Milano, 26.3.2015

Va così riaperto quanto prima, secondo i sindacati, il confronto regionale e e riconvocato l’Osservatorio, fornendo il quadro di quante sono le aziende e società collegate alle Province, insieme al personale in servizio. Attraverso tavoli provinciali con le rappresentanze dei Comuni e dei Prefetti, va favorita e non invece impedita la mobilità volontaria di tutto il personale provinciale. Non solo di quello in soprannumero. Con elenchi da stilare solo dopo l’emanazione delle norme sulla riorganizzazione delle Province e della Città Metropolitana (legge regionale, decreto ministeriale sui criteri di mobilità, tabelle di equiparazione per la mobilità intercompartimentale).
A monte di questo, è necessario che, previo confronto con le organizzazioni sindacali, si approvino in tempi brevi i decreti ministeriali sui criteri per le procedure di mobilità e sulle tabelle di equiparazione per la mobilità intercompartimentale. E che, fino all’emanazione della nuova normativa nazionale, si ponga particolare attenzione anche ai centri per l’impiego e alla Polizia provinciale.