Pubblico impiego, circolare e protocollo con le indicazioni sul rientro in sicurezza dei lavoratori

Milano, 4.8.2020

Con la conversione del Dl 34/2020 (decreto Rilancio) attraverso la legge 77/2020 si è visto l’introduzione di diverse innovazioni normative in materia di rapporti di lavoro, tra cui alcune significative per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
A seguito di questo il  ministro della Pubblica amministrazione, ha emanato la Circolare 24 luglio 2020, numero 3, dettando una serie d’istruzioni operative finalizzate al rientro in sicurezza del personale.
Considerando gli elementi di maggior rilievo della norma che meritano un’attenzione la stessa Circolare segnala:
a) presenza del personale nei luoghi di lavoro non più correlata alle attività ritenute indifferibili ed urgenti;
b) superamento dell’istituto dell’esenzione dal servizio.

Di conseguenza nella circolare viene precisato che i datori di lavoro delle pubbliche amministrazioni dovranno assicurare il rientro in piena sicurezza del personale, attenendosi al Protocollo quadro per la “Prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid-19“, sottoscritto lo scorso 24 luglio delle organizzazioni sindacali e validato dal Comitato tecnico-scientifico che è in calce alla Circolare che vi alleghiamo alla presente nota.

Pertanto, le singole amministrazioni dovranno attenersi ed adeguarsi a quanto previsto dal citato Protocollo che, in buona parte, ripercorre le misure generali di tutela già note nel Protocollo nazionale condiviso del 14 marzo 2020 e successivo aggiornamento il 24 aprile.


Nel protocollo quadro del 24 luglio 2020 è richiamato il Dlgs 81/2008 per quanto riguarda l’obbligo d’integrare il documento di valutazione dei rischi con particolare attenzione, tra l’altro, all’identificazione, durante il periodo di emergenza, delle misure organizzative, di prevenzione e protezione adeguate al rischio da esposizione a Sars-CoV-2, nell’ottica della tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza. A tal fine la circolare vincola tale procedura al coinvolgimento diretto del Rspp, del medico competente e degli RLS.
Nel Protocollo vengono valorizzati altri aspetti come l’informazione, la formazione e gli strumenti per la loro promozione e l’evitare la creazione di assembramenti anche attraverso modalità di interlocuzione programmata, e soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza.