Pubblico impiego, medici e scuola in sciopero per i contratti

Milano, 28.11.2014
 
Anche in Lombardia le categoria della Cisl che rappresentano i lavoratori pubblici scioperano oggi per tutta la giornata per il rinnovo dei contratti.  Su tutto il territorio lombardo, davanti prefetture, Asl, municipi, sono in corso presidi per informare l’opinione pubblica delle ragioni dello sciopero. “Ai lavoratori della scuola pubblica statale da sei anni non viene rinnovato il contratto e questo ha prodotto una perdita del potere d’acquisto dei salari mediamente di 5.000 euro – afferma Silvio Colombini, segretario generale Cisl Scuola Lombardia -. I lavoratori della formazione professionale della Lombardia chiedono, oltre al rinnovo del contratto di lavoro, che Regione Lombardia, con nuovi tagli sul settore, non riduca l’offerta di percorsi professionali e faccia perdere il posto di lavoro a circa 500 dipendenti”. La Cisl Funzione Pubblica Lombardia aderisce allo sciopero del 1° dicembre in risposta alla forte richiesta di rappresentanza espressa a gran voce dai lavoratori l’8 novembre a Roma, al rifiuto ribadito dal governo al rinnovo contrattuale e ai tagli alla pubblica amministrazione e alle conseguenti ricadute che avranno su tutto il territorio lombardo. “La scelta di scioperare – afferma Antonio Tira, segretario generale Cisl Funzione Pubblica Lombardia – ce l’ha chiesta la piazza dell’8 novembre con decine di migliaia di lavoratori che ci hanno chiesto a gran voce di rappresentarli con un’azione mirata al pubblico impiego”. “E’ la dovuta conseguenza – aggiunge – della totale indisponibilità del governo verso qualsiasi forma, anche graduale, di rinnovo contrattuale”.  Anche la Cisl Medici Lombardia aderisce allo sciopero. “Il blocco dei contratti che si protrae ormai da anni è indiscutibilmente una delle cause del malessere che pervade la categoria, a cui vogliamo porre rimedio – afferma Arturo Bergonzi, segretario generale Cisl Medici Lombardia -. Anche i medici convenzionati aderenti a Cisl Medici, che non partecipano all’iniziativa del 1° dicembre, per senso di responsabilità nei confronti dei pazienti e per vincoli organizzativi, manifestano piena solidarietà ai colleghi dipendenti”.
“Con questa occasione – aggiunge – puntualizziamo che anche il settore medico delle convenzioni attende e chiede il rinnovo contrattuale, in un momento cruciale, nel quale si sta tentando di ridisegnare il sistema territoriale, rendendolo più vicino ai bisogni dei cittadini”.