Riforma costituzionale, conclusione prima lettura

Milano, 17.3.2016

Il 20 gennaio 2016 il Senato ha approvato, con 180 voti favorevoli, 112 contrari e 1 astenuto, il ddl di riforma costituzionale AS 1429-D, recante “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”.
Il testo era stato approvato dalla Camera l’11 gennaio scorso.
Secondo la procedura di revisione costituzionale, prevista dall’ articolo 138, seguirà la seconda lettura, che deve rispettare un intervallo di tempo non inferiore a tre mesi rispetto alla prima lettura, nella quale il provvedimento dovrà essere approvato, nel medesimo testo, da entrambe le Camere, a maggioranza assoluta dei componenti, con un voto secco sull’intero provvedimento, senza possibilità di emendare ulteriormente.
Seguirà il referendum confermativo, che il governo ha dichiarato in diverse occasioni di voler tenere comunque, a prescindere dal fatto che il provvedimento venga o meno approvato in seconda lettura con una maggioranza di 2/3.

In allegato una nota del dipartimento della Cisl competente in materia, con analisi e spiegazione dei principali contenuti di questa importante riforma, e il testo approvato al Senato.

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