Rinnovo dei permessi di soggiorno per attesa occupazione

Milano, 27.6.2016

 

Cgil Cisl Uil hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale per martedì 28 giugno prossimo, con l’obiettivo di sbloccare la situazione relativa ai permessi di soggiorno per attesa occupazione. Più volte i sindacati confederali hanno sollecitato il governo a realizzare alcuni interventi utili a garantire la continuità dei titoli di soggiorno a seguito di perdita di occupazione e della partecipazione alle iniziative di politiche attive per il lavoro, conseguentemente alla presa in carico da parte dei Servizi per l’Impiego. 

Cgil Cisl Uil chiedono al Governo di estendere a 24 mesi il permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro, di sanare le posizioni dei migranti che hanno già perso il permesso di soggiorno e di intraprendere un’azione rigorosa di contrasto al lavoro nero e al grave sfruttamento che ne scaturisce. 

La crisi economica in Italia ha colpito duramente anche il lavoro degli stranieri, che negli ultimi 8 anni ha raggiunto un tasso di disoccupazione del 17%. 

Oltre al dramma della perdita del lavoro, molti di loro vedono messa in discussione la propria permanenza regolare sul territorio nazionale a causa delle norme restrittive vigenti in materia di soggiorno in Italia. 

Con la legge 92/2012 la durata del permesso per attesa occupazione è stata portata da sei mesi ad un anno (minimo), rinnovabile per la durata di un’eventuale prestazione di sostegno al reddito. 

Tuttavia tra il 2014 ed il 2015 oltre 300 mila permessi non sono stati rinnovati. Circa 100 mila stranieri si sono trasferiti all’estero, e i restanti 200 mila sono scivolati nell’illegalità del lavoro sommerso, spesso con conseguenze drammatiche per i loro familiari a carico, con particolare riferimento ai minori, magari nati in Italia. 

Vale la pena di ricordare come il lavoro nero, che nega i diritti fondamentali, civili e del lavoro, diffondendosi in molti settori produttivi, stia producendo situazioni di grave sfruttamento e sia spesso funzionale a fenomeni di tratta e lavoro forzato. 

Cgil Cisl Uil chiedono da tempo al governo di estendere la durata del permesso per attesa occupazione a due anni, suggerendo anche di monitorare il comportamento delle questure, visto che il numero dei mancati rinnovi risulta eccessivo, e di fornire loro indicazioni univoche, perché il permesso venga correttamente e in maniera omogenea rinnovato su tutto il territorio nazionale. 

Ma il Governo continua a non dare risposte alle ripetute richieste dei sindacati; per queste ragioni Cgil Cisl Uil hanno indetto la giornata di mobilitazione nazionale del 28 giugno e stanno organizzando i presidi presso le Prefetture di tutta Italia, chiedendo che i Prefetti ricevano i loro rappresentanti territoriali.