Risorse umane, vera ricchezza del Paese per far ripartire l’industria

Milano, 16.9.2014

Far ripartire l’industria si può. E si deve. Anche attraverso una nuova alleanza tra sindacati e imprese, che orientino le scelte politiche nazionali. Un nuovo impegno per un lavoro comune orientato dalla comune preoccupazione per la ripresa del settore manifatturiero e la valorizzazione delle qualità delle risorse umane del nostro Paese, che ha visto ieri in grande sintonia il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, e il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca,  insieme al tavolo per l’incontro organizzato da BiblioLavoro, “Ripartire dall’industria”. Riprendendo i temi affrontati nel volume “Riaccendere i motori” scritto dall’imprenditore, presidente del gruppo  Techint e dell’Istituto Humanitas, nel corso dell’incontro si sono confrontate la visione imprenditoriale dell’autore e quella di una cultura sindacale che anche nella complessità della crisi riafferma il valore della partecipazione quale strumento per una nuova fase di crescita. “Sempre più il mondo delle imprese e del lavoro dovranno essere promotori di innovazione – ha detto il segretario generale della Cisl Lombardia -. Dobbiamo aggredire la crisi e indirizzare l’economia verso prospettive migliori, dal punto di vista della competitività delle imprese e della creazione di lavoro, soprattutto attraendo investimenti”. Petteni ha inoltre sottolineato l’esigenza di alzare lo sguardo e andare oltre le emergenze affrontate e gestite in questi anni, “per esempio puntando sulla formazione creando un sistema formativo dentro e fuori le imprese”. Perché la vera ricchezza del Paese, è emerso anche dall’incontro di ieri, è la risorsa umana. “Allora dobbiamo fare in modo che i nostri lavoratori siano sempre più competitivi – ha detto Petteni – . La risorsa umana è stata in grado di superare i tanti handicap che questo paese ha: nonostante i costi dell’energia e della burocrazia, le lungaggini della giustizia civile, le imprese hanno continuato a investire perché ci sono dei lavoratori e dei tecnici capaci”. Una voglia di investire che, ha sottolineato Rocca, nel nostro Paese “è un po’ eroica”. “L’Italia ha potenzialità che non riesce a trasformare in business – ha detto il presidente di Assolombarda –. Le imprese hanno la possibilità e la voglia di competere, ma finché l’Italia non sarà capace di trasmettere certezza, di voler favorire gli investimenti, sarà difficile attrarre capitali”. “E allora da qui, partendo anche dall’occasione che ci è data con Expo – ha aggiunto – dobbiamo dimostrare che abbiamo la capacità di riprendere in mano le redini del nostro destino”. Rocca ha inoltre sottolineato che per vincere la sfida e far ripartire l’industria e l’economia italiana, tutte le parti sociali devono interpretare il loro ruolo “in modo diverso da quello che è stato in passato”. “Occorre che ciascuno esca dai propri steccati e si lavori insieme, capendo come funziona il mondo oggi – ha detto Rocca – . Credo che noi dobbiamo dialogare con tutti per cercare insieme una soluzione, ma dobbiamo essere più responsabili che ideologici”.