Samba

Milano, 5.6.2015
 
Samba è in attesa, alle porte di Parigi, di un permesso di soggiorno da 10 anni campando facendo qualche mestiere occasionale e, temendo l’espulsione, si rivolge ad una associazione che aiuta gli immigrati. Qui trova Alice, una borghese stressata che si occuperà del suo caso fino ad aprire il suo cuore alla speranza ed alla ricerca dell’amore. Olivier Nakache e Éric Toledano sono i registi di questa storia che rispecchia il loro maggiore successo: Quasi amici. Non a caso il protagonista è lo stesso interprete del film precedente ed anche qui si tratta del rapporto tra un proletario immigrato ed una persona della borghesia. Anche il tema della difficile tolleranza e della sofferta solidarietà ne fanno da sfondo ma da questo punto di vista si riscontrano importanti differenze. Qui infatti permane un certo fondo razzista di classe nella donna ed anche Samba è poco trasparente e piuttosto egoista. Commedia comunque di denuncia sulla situazione dei clandestini in Francia ma anche più realistica di Quasi amici. Sarà per questo che non sta mietendo lo stesso successo? Non è che la nostra lettura dell’immigrato funziona solo a senso unico, quando nelle commedie fanno ridere?  Comunque rimane un film consigliabile anche se meno riuscito di altri che trattano il tema immigrazione.