Sanità lombarda, mancato accordo in Prefettura. Confermato stato di agitazione

Milano, 11.5.2017
 
Insoddisfazione da parte delle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fsi-Usae, Nursing Up, Fials della funzione pubblica lombarda per le risposte fornite dalla parte pubblica nell’incontro tenutosi ieri presso la Prefettura di Milano per esperire il tentativo di conciliazione.
Regione Lombardia, pur dichiarandosi consapevole della supposta carenza  di personale e dei disagi creati dalla riforma ha ribadito il limite delle risorse disponibili e il proprio dovere di rispettare i limiti di spesa.  Intende aprire al confronto ma nel rispetto dei limiti posti dalle leggi vigenti. In riferimento alle Risorse aggiuntive regionali, la parte pubblica ribadisce la proposta precedente già non accettata dai sindacati, in quanto viene negata l’esistenza di specifici disagi, che invece in alcuni casi si sono oggettivamente determinati e non offre risposte sufficienti.
La Cisl Fp Lombardia ha sottolineato le difficoltà incontrate nella contrattazione sindacale sia in sede aziendale che regionale e ha segnalato inoltre la carenza strutturale di personale. La riorganizzazione del sistema ha comportato per i dipendenti nuove assegnazioni con conseguente nuova definizione dei fondi anche in modo peggiorativo.
“Il rispetto dei limiti posti dal Mef, può essere ottenuto anche facendo scelte politiche diverse, come riorganizzare e riqualificare alcuni ospedali che erogano poche prestazioni, recuperando il personale – afferma Franco Berardi, segretario generale Cisl Fp Lombardia – il sistema sanitario lombardo ha sempre funzionato grazie alla disponibilità ed al senso di responsabilità di tutto il personale. Per questo il percorso va organizzato con un costante confronto con i rappresentanti dei lavoratori che conoscono le criticità del sistema e possono contribuire a dare risposte di qualità ai cittadini. Servono scelte di indirizzo coraggiose per avviare la risposta alla presa in carico territoriale”. Visto l’esito dell’incontro le organizzazioni confermano lo stato di agitazione per il personale del comparto della sanità lombarda e si riservano di attuare tutte le misure necessarie. Intanto, per il 19 maggio a Milano è stato convocato un attivo unitario dei delegati e dirigenti