Milano, 13.6.2019
“Occorre una svolta nella costruzione di un nuovo sistema di tutele capace di tenere su una dorsale unica e coerente la tutela nel posto di lavoro, la tutela nel mercato del lavoro, la tutela per la persona nel lavoro”. Lo ha ribadito il segretario generale aggiunto della Cisl, Gigi Sbarra, intervenendo a conclusione della conferenza organizzativa della Cisl Lombardia. “Non una tutela “contro” ma “per” – ha sottolineato -. Per la qualità e per la dignità del lavoro, effettivamente rispettosa della centralità della persona e dinamicamente orientata ad ascoltarne i bisogni”. “Questo comporta l’allestimento di una rete di iniziative, che tendano all’obiettivo di offrire tutele durante tutta la vita lavorativa – ha spiegato Sbarra – per consentire alle persone di affrontare e non subire gli episodi di discontinuità o variabilità che potranno verificarsi nel loro percorso lavorativo”.
La formazione per la Cisl è il perno centrale intorno a cui sviluppare politiche generative che riguardano l’attivazione e la riqualificazione delle professionalità, la legittimazione di una idea moderna di partecipazione, più consapevole e matura, per il consolidamento della competitività delle imprese e lo sviluppo socio-economico del Paese, in particolare delle aree deboli. “La nostra priorità – ha detto Sbarra – è quella di includere sempre di più persone, lavoratori, specialmente nei processi di abilitazione, di qualificazione e di orientamento alle tecnologie, per evitare il rischio di un nuovo apartheid nell’accesso agli strumenti di produzione”.
Tema centrale della seconda parte della conferenza organizzativa della Cisl Lombardia le politiche attive, che vedono la Cisl in prima linea, con Sportello lavoro, Ial, Inas e i servizi in sinergia. Sinergia, flessibilità, attenzione alla persona a 360°, interazione virtuosa tra pubblico e privato sono alcune delle parole d’ordine emerse dalla tavola rotonda “Attivi nelle politiche attive”, che ha visto l’intervento di Gianni Bocchieri, direttore centrale Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia, Agostino Di Maio, direttore generale Assolavoro, Mirko Dolzadelli, segretario regionale Cisl Lombardia, Stefano Mastrovincenzo, presidente Ial nazionale, Gigi Petteni, presidente Cisl Inas nazionale, coordinati da Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera.
Inevitabile un passaggio sul Reddito di cittadinanza e il ruolo delle politiche attive. La misura, ha sottolineato Bocchieri, ha una “filiera talmente macchinosa che ad oggi non abbiamo dati certi e affidabili per iniziare a scaldare i motori per la fase 2”. “Un punto critico che abbiamo già evidenziato in tutti i tavoli – ha aggiunto – è il doppio tempo dell’erogazione, sganciata dal momento della ricollocazione”. Importante , dunque, a detta di tutti, sarà svolgere un’azione il più sinergica possibile. “Sinergia è anche la parola d’ordine di Sportello lavoro – ha detto Mirko Dolzadelli, segretario regionale della Cisl Lombardia – che da esperienza lombarda ha assunto ormai una dimensione nazionale”. “Il salto di qualità è avvenuto – ha detto – quando abbiamo costruito un sistema di partenariato forte al nostro interno, attraverso la presa in carico globale della persona, con un’azione supportata da patronato, Ial, Anolf, confederazione, costruendo alleanze sul territorio”. “Occorre prendersi carico della persona – ha ribadito Gigi Petteni, presidente Cisl Inas nazionale – per diventare presidio sociale fondamentale”. “Flessibilità e integrazione attorno alla persona – ha sottolineato Stefano Mastrovincenzo, presidente Ial nazionale – sono elementi fondamentali se si vogliono dare risposte efficaci per aumentare l’occupabilità”. Il direttore generale Assolavoro, Agostino Di Maio, ha sottolineato che “I cambiamenti del mondo del lavoro italiano così rapidi e radicali impongono un modello di partnerariato condiviso con le parti sociali. In quest’ottica condividiamo le ragioni che hanno portato a un’alleanza nella dimensione lombarda tra la Cisl e alcune delle Apl più rappresentative”.