Scuola, i sindacati lombardi: urgente stabilizzare i precari

Milano, 8.4.2015
 
Si è svolto stamattina, presso la sala Gonfalone della Regione Lombardia, l’incontro tra i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda della Lombardia con i rappresentanti lombardi dei partiti politici, per sollevare le proprie critiche e presentare le proposte di modifica della legge del governo per la “Buona scuola”. In tutte le regioni italiane in queste settimane si stanno svolgendo assemblee, incontri con politici locali e con le associazioni, in preparazione della manifestazione nazionale del 18 aprile a Roma.
I sindacati hanno evidenziato la necessità di stabilizzare gli insegnanti precari  della Lombardia al più presto, con lo strumento del decreto legge, senza attendere i tempi dell’iter del disegno di legge. I posti da coprire in Lombardia sarebbero almeno tra i 15 e i 18mila. “Il piano di assunzioni oltre il turnover è certamente positivo ma fortemente inferiore rispetto le promesse fatte e quindi lontano dall’obiettivo di garantire la stabilizzazione di tutto il personale abilitato precario docente e Ata – ha sottolineato Silvio Colombini, segretario generale Cisl Scuola Lombardia -. La stabilizzazione del personale è una misura urgente che è indispensabile assumere in tempi rapidi, al di là di quanto previsto dal disegno di legge che determina ingiustificate esclusioni. Se questa è una vera e propria urgenza, come tale va gestita anche nella scelta degli strumenti legislativi da adottare”.
I sindacati hanno inoltre ribadito l’esigenza che ruoli e funzioni per la definizione e l’organizzazione dell’offerta formativa tengano conto delle competenze degli organi collegiali dell’Istituzione scolastica autonoma con il giusto bilanciamento dei poteri, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità dei diversi soggetti/organismi. Infine, il contratto nazionale e ruolo della contrattazione: il rinnovo del contratto nazionale, bloccato da sette anni, è indispensabile non solo per rimettere ordine in norme dissestate dai numerosi provvedimenti legislativi intervenuti su materie contrattuali, ma per decidere in sede negoziale tutto ciò che riguarda salario, orario, diritti e doveri del personale e definire, al contempo, i diversi livelli di contrattazione.