Milano, 15.11.2016
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I sindacati hanno presentato quindi tre ricorsi con un’azione patrocinata dagli Uffici Legali nazionali. “Al Tar Lazio avverso il diniego del Miur all’accesso agli atti, ovvero – spiegano i segretari generali Mimmo Pantaleo, Maddalena Gissi, Pino Turi e Marco Paolo Nigi in una nota unitaria – per non aver fornito una risposta adeguata alla richiesta presentata dai sindacati per conoscere gli atti da cui poter evincere la procedura (l’algoritmo) in base alla quale il Miur ha effettuato le operazioni di mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2016-17; al giudice del lavoro chiedendo che sia accertata e dichiarata l’inadempienza e la violazione da parte del Miur degli obblighi scaturenti dal contratto nazionale in materia di
mobilità, non avendo effettuato le procedure dei trasferimenti così come fissate nel contratto integrativo sottoscritto; ancora al Tar Lazio, per chiedere l’annullamento degli esiti delle procedure di mobilità dei docenti al fine di ripristinare la certezza del diritto e il rispetto dei criteri stabiliti nell’accordo contrattuale sottoscritto”.
Il Tar del Lazio ha fissato per il giorno 14 febbraio 2017 l’udienza relativa al primo ricorso – informano i sindacalisti ribadendo che “trasparenza, diritti e certezza delle regole sono
i principi su cui si è svolta e continuerà a svolgersi l’attività negoziale delle organizzazioni sindacali confederali”.