Milano, 22.9.2014

conoscenza, l’unico argine a una crisi che impoverisce le persone e aumenta le
diseguaglianze”. Fp Cgil, Flc Cgil, Cisl Fp, Cisl Scuola, Cisl Medici, Fns Cisl, Fir Cisl, Cisl
Università Afam, Uil Fpl, Uil Pa, Uil Scuola e Uil Rua chiamano a raccolta le lavoratrici e i
lavoratori dei servizi di pubblica utilità: “il prossimo 8 novembre saremo in piazza a Roma,
tutti insieme, per sfidare il governo degli illusionismi e delle divisioni; per chiedere una vera
riforma delle Pa, dei comparti della conoscenza, dei servizi pubblici. E per rivendicare il diritto
al contratto nazionale di lavoro tanto per i lavoratori pubblici quanto per quelli privati”.
“Cinque anni di tagli lineari forsennati, di blocco delle retribuzioni, oltre dieci di blocco del
turn‐over – scrivono i sinadcati in una nota unitaria -, un esercito di precari senza certezze e tutele, riforme fatte in fretta e male: il sistema è al collasso, mentre la spesa continua a crescere nonostante i tagli al welfare e il caro prezzo pagato dai dipendenti pubblici, oltre 8 miliardi di euro in 5 anni. Qui non è in gioco solo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, ma quello dell’intero Paese” rimarcano i sindacati. “Come pensa il governo di garantire salute, sicurezza e soccorso, istruzione, prevenzione, assistenza, previdenza, ricerca e sviluppo senza fare innovazione, senza investire nelle competenze, nella formazione, nel lavoro di qualità, senza aver messo in campo un progetto?”. “Per questo saremo in piazza l’8 novembre” concludono i sindacati. “Ma prima ancora saremo in tutti i posti di lavoro, in tutte le città e in tutti i territori per spiegare a lavoratori e cittadini una per una le bugie del Governo. Una mobilitazione in difesa del diritto dei cittadini italiani a servizi efficienti e a una migliore qualità del sistema di istruzione e ricerca, che per essere tali hanno bisogno di un adeguato finanziamento, adeguata formazione e adeguato salario per i lavoratori che li offrono”.