STMicroelectronics, Fim: no all’ipotesi privatizzazione

Milano, 16.4.2015
 
Nel Def il governo conferma le voci sulla cessione della partecipazione di controllo dello Stato italiano in STMicroelctronics, ad oggi equivalente a quella detenuta dal governo francese. Nel capitolo sulle privatizzazioni viene presentata, infatti, l’ipotesi di cessione della partecipazione pubblica in STM al Fondo strategico Italiano controllato dalla Cassa Depositi e prestiti. “La finalità principale delle diverse scelte deve essere la politica industriale, con l’obbiettivo di rafforzare e  rilanciare gli investimenti di questa importante realtà industriale – afferma Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Stm per la Fim -. Va quindi mantenuto il controllo pubblico e siamo contrari a operazioni motivate semplicisticamente con gli obbiettivi di riduzione del debito”. “Si tratta di un patrimonio industriale strategico per il nostro Paese nel settore dell’alta tecnologia e della microelettronica, che è decisivo per gli sviluppi tecnologici in tutti i comparti industriali – aggiunge -. E’ quindi decisivo che siano assunte scelte per confermare il controllo pubblico da parte del nostro Paese e l’assoluta pariteticità con la la compagine francese, perché l’assetto azionario deve essere assolutamente coerente con gli obbiettivi industriali”.
Secondo la Fim il governo deve aprire un confronto con i sindacati, per esplicitare le  strategie di rilancio industriale, per rafforzare la presenza nel settore e la competitività del sistema, per accentuare gli impegni di investimento tecnologico nelle realtà italiane, e per salvaguardare l’occupazione di qualità che è la nostra vera assicurazione per il futuro.
 
STM è un importante gruppo industriale del settore della Microelettronica, tra i più grandi produttori mondiali di componenti elettronici, utilizzati nell’elettronica di consumo, nell’automazione e nei sistemi industriali. E’ presente in numerosi paesi esteri e occupa in Italia oltre 10.000 dipendenti nelle realtà di Agrate, Cornaredo, Catania, Arzano, Marcianise con impianti manifatturieri e laboratori di ricerca e sviluppo.
STM è quotata in borsa e vede una partecipazione di controllo del 27,5% divisa pariteticamente tra il Fondo strategico di investimenti francese e il ministero delle Finanze italiano.