Trasformazione Province, Petteni: Cisl lombarda pronta alla sfida

Milano, 4.9.2014
 
“Si apre una fase molto delicata, ma la Cisl lombarda è pronta ad affrontare la sfida della trasformazione delle Province e a confrontarsi con la Regione e i territori su questa importante partita. Non saremo tifosi di una squadra o di un’altra, non accetteremo che si crei un clima da derby tra Regione e Area metropolitana che provocherebbe solo danni ai cittadini. La nostra preoccupazione maggiore è l’impatto che la riforma avrà sui servizi ai cittadini e sui lavoratori”.  Così Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia, intervenendo a  conclusione dell’incontro sulla legge Delrio organizzato questa mattina nella sede regionale di via Vida, cui hanno partecipato il segretario confederale Cisl, Maurizio Petriccioli, e Daniele Nava, sottosegretario regionale alle Riforme istituzionali, enti locali, alle sedi territoriali e alla programmazione. “In una fase di grande riorganizzazione, in cui i lavoratori del pubblico impiego si mettono a disposizione – ha sottolineato Petteni – la notizia del blocco dei salari anche per il 2015 è preoccupante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con un atteggiamento costruttivo, ma non possono essere i dipendenti pubblici a pagare il prezzo della razionalizzazione e dei tagli ai costi della politica”. 
Preoccupazioni condivise anche dal sottosegretario regionale Daniele Nava, che ha evidenziato l’esigenza di vigilare con attenzione su quelle che saranno le ripercussioni sui servizi sul territorio, sottolineando la necessità che il governo tenga conto delle specificità della realtà lombarda, evitando neo-centralismi romani. 
Tra una settimana, giovedì 11 settembre, la Conferenza Stato-Regioni dovrebbe licenziare l’accordo che determinerà il percorso per la divisione delle competenze che non verranno più svolte dalle “vecchie Province”. “In questo cambiamento il ruolo del sindacato sarà assolutamente importante – ha sottolineato Maurizio Petriccioli, segretario nazionale Cisl –  per determinare un corretto trasferimento delle risorse, dei patrimoni e del personale verso una riorganizzazione complessiva che garantisca ai cittadini servizi di qualità”. “Per questo – ha ricordato – abbiamo chiesto l’istituzione di un Osservatorio nazionale che eserciti un monitoraggio affinché le leggi regionali e le procedure siano attuate su tutto il territorio nazionale uniformemente”.