Milano, 26.2.2016
Torna al Mise la vertenza sui licenziamenti Star. Ieri il ministero dello Sviluppo ha comunicato la convocazione del tavolo per il prossimo 7 marzo. Le azioni messe in campo dai sindacati, sia confederali che di categoria, di Cgil, Cisl e Uil, oltre alla pressione sull’azienda svolta dalle istituzioni, Comune, Regione e Prefettura, hanno portato al raggiungimento dell’obiettivo primario: poter confutare nel merito il piano industriale al Mise, prima di arrivare a parlare di possibili o potenziali ricorsi agli ammortizzatori sociali. “Continueremo a monitorare la situazione, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire la più ampia visibilità e una continua opera di pressing per rendere chiare le intenzioni del territorio e delle maestranze a tutelare un marchio e una produzione storica. Abbiamo bisogno di nuove linee produttive vere, le uniche che possono garantire un futuro ai lavoratori e alle lavoratrici di Star”, afferma il segretario Fai Cisl Monza Brianza Lecco, Vincenzo Nisi. “Non ci basta la pubblicità, che promuove alcuni prodotti come fatti in Italia ma, in realtà, realizzati interamente fuori dal nostro paese – aggiunge il segretario generale della Cisl Monza Brianza Lecco, Marco Viganò -. Vogliamo poter fare un Made in Italy dalla materia prima al prodotto finale. Insomma, chiediamo chiarezza per i lavoratori sul destino del sito e sulla continuità produttiva per evitare che l’azienda “continui a giocare a dadi” con i lavoratori”.