40° Piazza della Loggia, Petteni: non dimentichiamo

Milano, 28.5.2014
 
“La Resistenza antifascista non è finita; sono suoi caduti anche i martiri che il 28 maggio 1974 sono stati uccisi a Brescia. Questa Resistenza non ci chiede ossequio, ma lotta per la giustizia, per l’uguaglianza, l’impegno quotidiano per la difesa della liberta”. E’ la frase conclusiva di un articolo pubblicato dal giornale “Conquiste del Lavoro” nel primo anniversario della strage di Piazza Loggia. Una frase che facciamo nostra anche oggi, quarant’anni dopo, che riaffermiamo con forza attraverso questa larga partecipazione, che rilanciamo nella volontà di alimentare una memoria viva del dramma che si è consumato in questa piazza, una coscienza vigile”. In una piazza della Loggia gremita, per il 40esimo anniversario del terribile attentato fascista che provocò la morte di otto persone e ne ferì un centinaio, il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, ha iniziato così il suo intervento dal palco, esortando tutti i presenti a non dimenticare e a trovare nuove modalità per aiutare i giovani a tenere alta la memoria.  “Inevitabilmente, dopo tanti anni, il rischio di ripetere parole già pronunciate è grande – ha detto Petteni -. Ma dobbiamo avere il coraggio di affrontare questo rischio, di non lasciarci frenare dal pensiero di non essere originali a tutti i costi. Non dobbiamo smettere di chiedere giustizia, di esigere la verità. Dobbiamo ricordare quello che è accaduto e perché è accaduto!”.  Sul palco c’era anche Franco Castrezzati, ex sindacalista Cisl che stava parlando alle 10.12 di quarant’anni fa quando esplose l’ordigno. All’ora dello scoppio della bomba, questa mattina le campane della città hanno battuto otto rintocchi per ricordare le otto vittime della strage. Per sessanta secondi il silenzio  è calato sulla piazza. Poi la commemorazione ufficiale, con il discorso di Petteni, di Arnaldo Trebeschi dell’Associazione dei familiari delle vittime, e di Ilario Vivaldi, presidente della Consulta provinciale degli studenti. In piazza Loggia, al fianco del primo cittadino di Brescia Emilio Del Bono, anche i sindaci di Milano, Giuliano Pisapia, e di Bologna, Virginio Merola.”Unire i sindaci di Brescia, Bologna e Milano, città segnate da tensione e stragismo – ha detto Del Bono  – è un monito e un impegno rinnovato perché queste tre città siano un baluardo democratico”.