Milano, 15.9.2015
Anche la Cisl Lombardia partecipa all’assemblea internazionale dei sindacati per il clima, in corso a Parigi. I lavori aperti ieri dal segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati, Sharan Burrow, si concluderanno nella giornata di oggi con l’’intervento del ministro degli esteri francesi, Laurent Fabius, e il presidente del sindacato internazionale, Joao Felicio. “E’ necessario sostenere un processo di transizione verso un’economia sostenibile, per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, che promuova il lavoro e l’inclusione sociale”, afferma da Parigi Paola Gilardoni, segretaria regionale Cisl Lombardia. “Occorre avviare un percorso che orienti lo sviluppo e la crescita coniugando la promozione sociale delle popolazioni con il rispetto e la cura del territorio – aggiunge -. E’ pertanto fondamentale il ruolo del sindacato, che attraverso il dialogo sociale e la contrattazione può sostenere scelte di investimento e politica economica, per riqualificare settori produttivi, tutelare i lavoratori nei processi di transizione e nel contempo promuovere nuova occupazione”. Da Parigi, i delegati dei maggiori sindacati del mondo ribadiscono il loro sostegno all’esito positivo dei negoziati per il contrasto ai cambiamenti climatici, in programma sempre nella capitale francese all’inizio di dicembre. L’obiettivo dell’assemblea è infatti l’assunzione da parte del governo francese, che coordina il negoziato sul clima, della salvaguardia anche dei diritti del lavoro e dell’’occupazione nell’’ambito della trattativa, unitamente ad azione più risoluta per le popolazioni più povere del Pianeta. La Cisl italiana, intervenuta al dibattito, ha sollecitato tutto il sindacato internazionale ad avanzare proposte concrete e immediate per alimentare il Fondo per il clima a favore delle popolazioni più deboli nel contrastare i disastri ambientali. Tra queste misure: una tassa sulle transazioni finanziarie ad alta frequenza che alimentano le speculazioni e le rendite finanziarie, una tassa minima anche sulle tratte aeree dei voli che si effettuano tra e nei paesi ricchi, ed infine una carbon tax minimale, globale e differenziata in base alla ricchezza delle diverse nazioni capace di favorire l’abbandono dei combustibili fossili a favore delle energie pulite.
Di seguito il link alle priorità indicate nel Summit