Annamaria Furlan eletta alla guida della Cisl

Milano, 8.10.2014

Annamaria Furlan è la nuova segretaria generale della Cisl, eletta oggi all’unanimità dal consiglio generale dell’organizzazione. Intervenendo prima della votazione, il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, ha citato Mario Romani e un suo discorso sull’autonomia delle associazioni come libera espressione della personalità umana e dello spirito di partecipazione. “Romani – ha ricordato Petteni – inseriva un ragionamento sul rapporto tra progetto e qualità di chi è chiamato a portarlo avanti: occorrono dirigenti all’altezza dei valori e dei programmi”.  “Mi permetto di chiedere alla Furlan una cosa – ha poi aggiunto il segretario generale della Cisl lombarda – una cosa soltanto: passare da rapporti di fedeltà a rapporti di lealtà; disintossicare l’organizzazione da una overdose di fedeltà liberando energie, intelligenze, idee”. Cinquantasei anni, genovese, Annamaria Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è divenuta segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è segretaria confederale della Cisl dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende: commercio, turismo, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority, politiche agroalimentari ed energetiche.
Nel suo discorso di insediamento, Annamaria Furlan è tornata sui temi dell’incontro di ieri col governo, sottolineando che “Fa male la Cgil a non valutare cosa è successo ieri: dopo tanto si è riaperto il dialogo con il governo e questo vuol dire democrazia”. Quanto al merito del confronto, ha sottolineato: “Renzi si è preso l’impegno di incontrarci sulla finanziaria e di aprire un confronto sui decreti attuativi del Jobs Act, ogni norma sarà un momento di confronto”, ha detto la neo segretaria generale, sottolineando come nel maxi emendamento presentato dal governo ci siano “alcune questioni che abbiamo posto come il salario minimo, la rappresentanza e la contrattazione aziendale che diventeranno temi del tavolo”.