Bames e Sem, protesta per il lavoro davanti al Tribunale di Monza

Milano, 4.6.2015
 
Con lo slogan “Bames e Sem: siamo ancora qui” gli ex-lavoratori delle aziende, ex Celestica ed ex Ibm, hanno manifestato questa mattina davanti al Tribunale di Monza, rivendicare il loro diritto al lavoro chiedendo anche che siano puniti i responsabili del fallimento delle due aziende. La loro storia è purtroppo risaputa: erano dipendenti della multinazionale Ibm di Vimercate, nel 2000 sono stati scorporati e ceduti alla canadese Celestica e nel 2006 lo stabilimento è stato acquisito da Bartolini Progetti. Da quel momento è iniziata la loro drammatica vicenda lavorativa che, dopo diversi anni di piani industriali volutamente disattesi e dopo parecchi anni di cassa integrazione, si è conclusa nell’autunno del  2013 con il fallimento delle due aziende ed il licenziamento dei circa 480 lavoratori  rimasti. “Alle istituzioni, Mise, Regione, provincia di Monza e Brianza e Comune di Vimercate chiediamo di dare concretezza e rendere operativa la delibera regionale n° X/3011 del 9 genn. 2015, intesa a costruire le condizioni per la re-industrializzazione  dello stabilimento di Vimercate, sperimentando la così detta area industriale a “burocrazia zero””, afferma Gigi Redaelli, segretario generale aggiunto Fim Monza Brianza e Lecco. Al Tribunale di Monza, che ha decretato il fallimento delle due aziende, lavoratori e sindacati  chiedono che si giunga presto a conclusione le indagine preliminari iniziante nel febbraio 2014 e che vedono indagati per bancarotta fraudolenta i componenti della famiglia Bartolini ed alcuni membri del Cda. Inoltre, ad Unicredit Leasing, che dopo il fallimento di Bames è ritornata proprietaria degli immobili, la Fim chiede di attivarsi per agevolare ulteriormente l’insediamento di nuove realtà industriali e produttive. “Il sito industriale ex-Ibm, ex-Celestica ed ora ex-Bames-Sem – conclude Redaelli – non può diventare l’ennesima area dismessa della Brianza e della Lombardia”.