Coordinamento Unitario Welfare

Questa mattina, mercoledì 5 luglio 2023, presso l’Istituto Salesiani in Via Melchiorre Gioia a Milano, si è tenuto il Coordinamento Unitario Welfare CGIL, CISL e UIL Lombardia per confrontarsi sulle politiche sanitarie e sociosanitarie, a seguito della ripresa del dialogo con Regione Lombardia, nell’ambito del “Tavolo Regionale di confronto permanente” istituito con la Legge Regionale 22/2021

A questo proposito, Roberta Vaia, Segretaria Regionale CISL Lombardia, in conclusione del Coordinamento Unitario Welfare CGIL, CISL e UIL Lombardia, ha dichiarato:

“Abbiamo deciso di riunire i coordinamenti welfare della Lombardia perché da quando sono ripresi i confronti in Regione o all’interno dell’Osservatorio o al Tavolo di confronto permanente, il tema del decreto concorrenza era una sorta di mantra, sempre presente. E proprio il tema del decreto concorrenza rischia, in particolare nella nostra Regione, di assumere un effetto dirompente soprattutto per quanto riguarda il settore socio-sanitario.

Esprimiamo grande preoccupazione per l’avvicinarsi del termine dato alle Regioni per adeguarsi alle norme in materia di accreditamento delle strutture pubbliche e private e la conseguente contrattualizzazione di quelle private.

Siamo molto preoccupati e la sensazione è che Regione Lombardia sia abbastanza lontana dal trovare una quadra. Negli anni Regione Lombardia ha costruito l’intero sistema socio-sanitario regionale lasciando all’iniziativa privata un ruolo crescente e in alcuni casi, perdendo così importanti leve di governo pubblico del sistema, per questo lo scenario oggi vede la nostra regione caratterizzata dalla quasi assenza dell’offerta pubblica nel comparto sociosanitario a partire dalle RSA.

Bisogna evitare che il prezzo del riordino di questi importanti servizi ricada ancora una volta sugli utenti, in modo particolare sui più fragili e vulnerabili e bisogna anche evitare che la competizione fra gli erogatori privati si giochi sul contenimento del costo del personale e gli investimenti.

Noi riteniamo che in questo nuovo scenario possiamo e dobbiamo giocare un ruolo importante, nelle proposte di ridefinizione delle regole di accreditamento e di contrattualizzazione.

È pertanto necessario intervenire secondo alcune priorità:
• innanzitutto una programmazione regionale con chiare indicazioni sulla tipologia e sui volumi dei servizi da erogare rispetto ai bisogni di salute del territorio;
• poi sulla trasparenza nei processi di selezione degli operatori privati, sia in fase di accreditamento che di contrattualizzazione e sulla revisione del sistema, inserendo regole che possano garantire tutela occupazionale, qualità dei servizi, sviluppo dei modelli organizzativi e di servizio per aumentare la qualità dell’assistenza ed ampliare la filiera dei servizi residenziali, semi-residenziali e domiciliari ed equità e sostenibilità, agendo sia sulla quota sanitaria rimborsata agli enti gestori, per rapporto alla maggiore complessità assistenziale, che sulla regolazione e moderazione delle rette sui posti contrattualizzati con la Regione;
• e infine cogliere l’occasione del PNRR per la riorganizzazione della Medicina Territoriale, per sviluppare la filiera dei servizi rivolti alle persone anziane e non autosufficienti

Abbiamo chiesto a Regione Lombardia la prosecuzione del confronto nell’ambito del Tavolo permanente a partire da alcuni temi per noi prioritari come le liste di attesa e implementazione del CUP unico regionale, la costituzione di un gruppo di lavoro per giungere alla definizione del piano socio-sanitario regionale e la ridefinizione dei Protocolli di Presa in Carico dei pazienti cronici e fragili.

Noi ci impegniamo a promuovere iniziative di sensibilizzazione sui territori della nostra Regione, con l’obiettivo di costruire un sostegno sempre più ampio alle nostre proposte”.