Dialogo sociale e contrattazione bilaterale Italia-Svizzera, opportunità in tempo di crisi

Milano, 22.5.2015
 
“Dialogo sociale e contrattazione bilaterale Italia-Svizzera” questo il titolo del dibattito, organizzato dalla Cisl di Sondrio, che si è svolto nel pomeriggio a Chiavenna e che ha coinvolto sindacati e istituzioni sul tema della creazione di un’area funzionale che comprenda i territori italiani e svizzeri di confine per poter valorizzare dal punto di vista economico, politico e sociale le specificità locali e rispondere al meglio ai bisogni di lavoratori e cittadini. “Siamo alla vigilia dell’accordo bilaterale tra Italia e Svizzera, è una fase delicata per quel che riguarda  i rapporti economici, politici e sociali dei nostri territori e la confederazione elvetica”, ha affermato il segretario generale della Cisl di Sondrio, Mirko Dolzadelli. I numeri parlano chiaro: “La provincia di Sondrio conta 180.000 abitanti: 6000 sono frontalieri nel Canton Grigione e 500 nel Canton Ticino. Oltre 400 imprese lavorano nell’indotto svizzero – ha ricordato -. Il confine e la vicinanza con questo Paese, in un momento di crisi socio-economica sono una grande opportunità. Il sindacato deve fare la sua parte e promuovere nuove ricette di sviluppo e generare opportunità sul territorio e per il territorio”.
A ribadire la necessità di un’area funzionale che comprenda l’Engadina, la Val Bregagna e la Valchiavenna, il gran consigliere del Canton Grigioni Maurzio Michael. “Queste zone – ha affermato – possono funzionare bene economicamente supportandosi a vicenda, a patto che ci sia una regia comune con maggiore cooperazione e coordinamento sia a livello istituzionale che sindacale”. Nel suo intervento, il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, ha ricordato che sono oltre 75.000 i lavoratori che tra Como, Varese  e Sondrio, vanno a lavorare oltre frontiera. “Su questi temi si apre una stagione che luccica di  cambiamenti – ha detto Petteni -. La Cisl ritiene che proprio dal territorio nascano le azioni migliori e quelle del cambiamento. La Cisl di Sondrio è pronta a giocare un ruolo partecipato e da protagonista”.  Aldo Reschigna, vicepresidente della Regione Piemonte, ha tratteggiato le necessità e le specificità delle unità montane rispetto agli altri territori, mentre il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha ricordato  le negoziazioni in corso tra la Lombardia e il Canton Ticino in diverse aree, tra le quali il turismo. Enrico Borghi,  presidente dell’ inter-gruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, ha sottolineato, invece, la “necessità di ridisegnare le competenze degli enti territoriali in una logica di sussidiarietà”.