Due remakes sui nostri schermi

Milano, 4.10.2016
 
Il cinema classico sta rivivendo sui nostri schermi attraverso i remake. E’ il caso  di uno dei più dotati tra i giovani registi francesi, il regista il quarantenne François Ozon, che dirige  Frantz . Il film infatti rimette in scena un’opera che Lubitsch aveva già portato sullo schermo nel lontano 1932 quando gli orrori della prima guerra mondiale non erano certamente sopiti.  lo script parlava di un  francese che  ha ucciso un soldato tedesco  durante la prima guerra mondiale e, dilaniato dal rimorso, va trovare la famiglia in Germania. Qui incontra la fidanzata e la famiglia dell’ucciso venendone sostanzialmente adottato. Ozon mette in luce, di questo testo basato sul perdono, sopratutto l’assenza di Frantz (il soldato ucciso) facendone un film sul ricordo ma anche sulle bugie che questi ricordi spesso nascondono per proteggere le persone care. E’ anche un film sui sentimenti mediati dall’arte tramite la pittura (Manet) e la musica. Uno splendido film girato in bianco e nero con sprazzi di colore che parla di un umanesimo che va oltre gli orrori della guerra.
 
Un secondo remake è I magnifici sette del regista americano Antoine Fuqua. In realtà si tratta della trascrizione di un film, quello di John Sturges del 1960, che era già a sua volta la revisione western de I sette samurai di Kurosawa.  Il film aggiorna molti dei personaggi originali pur mantenendo sostanzialmente la storia. Intanto i nostri eroi appartengono ad etnie diverse a dimostrare come la sete di giustizia vince sui pregiudizi razziali ed anche la componente femminile assume un ruolo maggiore rispetto ai due film precedenti. Inoltre il personaggio principale che nel film di Sturges era Yul Brinner qui è interpretato da Denzel Washington cambiando quindi anche il colore della pelle. Insomma una modernizzazione del cinema classico. Nel complesso comunque il film funziona riportandoci alla vecchia epoca dei western prima della “estetica del sangue” che si sofferma sugli effetti raccapriccianti dei duelli.