Festa della mamma: ma per le lavoratrici è davvero festa?

Oggi domenica 14 maggio 2023 si celebra la Festa della mamma, ma come sindacato ci siamo chiesti: “per le mamme che lavorano è davvero festa?”.

I dati della ricerca “La voce delle donne iscritte alla CISL Lombardia”, realizzata da CISL Lombardia in collaborazione con BiblioLavoro negli scorsi mesi, ci restituisce un quadro non molto confortante: infatti, analizzando le 6.007 risposte di iscritte alla CISL lombarda, una delle criticità che emerge con maggior evidenza è relativa alle difficoltà che molte lavoratrici incontrano quando scelgono di diventare mamme.
Fra le intervistate la quasi totalità (il 94%) ha dichiarato infatti che ritiene la maternità difficilmente conciliabile, oppure conciliabile a costo di grandi sacrifici, con con la vita lavorativa. Difficoltà confermata dal numero delle neomamme che hanno deciso di lasciare il lavoro (nel 2021, in Lombardia sono state 8.334).

E ancora la metà delle intervistate (52,8%) ha segnalato come la gravidanza e la maternità abbiano rappresentato o potrebbero rappresentare un ostacolo al percorso di carriera. Da ultimo, ancora per molte donne quella del part time non è una libera scelta, ma una condizione di necessità (nel 59% dei casi la motivazione alla base della scelta di questo regime orario è proprio la necessità di prendersi cura dei figli).

E muovendo da questi dati preoccupanti, sono state individuate alcune possibili soluzioni, in particolare di natura contrattuale, per tentare di risolvere i tanti, troppi problemi che affliggono le mamme che lavorano nella nostra regione.
“Le leve su cui agire sono molteplici” dichiara Angela Alberti, Coordinamento Donne CISL Lombardia, “Nei contratti sia nazionali che di secondo livello molto è stato fatto in questa direzione e grande è l’impegno della CISL, in particolare per quanto riguarda un’organizzazione del lavoro che tenga conto delle esigenze di conciliazione delle persone. E’ indubbiamente necessario anche un potenziamento della rete dei servizi, in particolare quelli per l’infanzia che anche nella nostra regione non sempre intercettano i bisogni delle famiglie. Non bisogna trascurare l’importanza del mettere in campo anche misure di carattere economico che possono rappresentare un ulteriore elemento di sostegno per le mamme lavoratrici: non è più accettabile che una donna debba scegliere fra la realizzazione professionale e poter vivere appieno l’esperienza della maternità”


E’ possibile scaricare il pdf completo dell’indagine con tutte le nostre proposte al seguente link.