Film della settimana – DAU. Natasha

Un resoconto brutale dello stalinismo

Milano, 1.9.2021

Mentre consigliamo vivamente la visione del film giapponese Il gioco del destino e della fantasia, il film di Ryûsuke Hamaguchi del quale abbiamo accennato prima della sospensione ferragostana, vorremmo qui presentare un’opera anomala anche se un poco ostica. Parliamo di DAU. Natasha, un film di Ilya Khrzhanovskiy e Jekaterina Oertel La storia è quella di Natasha lavora come cameriera all’istituto scientifico DAU che, per aver amato uno scienziato francese, viene indagata dal Kgb. Esso nasce da un progetto che ha coinvolto 400 persone nei ruoli principali e migliaia di comparse per ricostruire la vita in un istituto ove lavorava il fisico sovietico Lev Landau, premio Nobel 1062. Questo è uno dei 10 lungometraggi estratti dalle 700 ore di girato che raccontano la vita nell’Urss stalinista. Attori quindi presi dalla strada chiamati a rivivere l’Unione Sovietica del 1938 Il film racconta quindi la violenza di quella situazione dove si punta a fare della vittima una spia giocando anche sulle costrizioni psicologiche.

Il film però pecca di lunghezza (due ore ed un quarto) e nonostante l’incredibile lavoro che riesce a far vivere quella tortura allo spettatore, pecca di sintesi perdendo di efficacia.