Formazione professionale, sindacati: a rischio la tenuta complessiva del sistema

Milano, 27.11.2015 
 
I sindacati di categoria della Scuola di Cgil, Cisl, e Uil, hanno incontrato l’assessore regionale al Lavoro e formazione, Valentina Aprea, sulle ipotesi di razionalizzare del sistema IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) a fronte della diminuzione delle risorse del bilancio regionale: insoddisfazione e preoccupazione  sono le prime reazioni rispetto le ipotesi prospettate che prevedono,  oltre ad una rimodulazione della dote rispetto alla tipologia di percorso formativo, tagli lineari su tutti gli Enti di formazione, l’azzeramento del  5° anno, la riduzione dei percorsi di 4° anno. I sindacati hanno sottolineato come la scelta di intervenire  sul  4° anno IeFP, che porta alla qualifica di tecnico, mette in discussione la tenuta complessiva del sistema, non sostiene le possibilità per una prosecuzione nei percorsi di formazione superiore terziaria e riduce l’attuale livello  occupazionale sia dei centri di formazione professionale del privato sociale sia dei Cfp sotto controllo pubblico, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Rispetto alla proposta di un possibile finanziamento dei percorsi da parte delle famiglie, hanno dichiarato la propria contrarietà a richieste per studenti inferiori ai 16 anni di età.
“Abbiamo ribadito che la necessità che la programmazione dell’uso delle risorse del bilancio regionale, dei fondi strutturali europei e delle risorse ministeriali sui percorsi in apprendistato – afferma Silvio Colombini, segretario generale Cisl Scuola Lombardia – garantiscano il mantenimento del livello più alto dell’offerta formativa fino ad oggi erogata”. “Certamente condividiamo la necessità di fare pulizia e trasparenza perché il sistema IeFP  risponda pianamente alla  mission originaria di collegamento scuola-lavoro contrastando azioni di speculazione sulla formazione – aggiunge  – ma occorre un sistema di valorizzazione degli enti di formazione  che attraverso processi di valutazione rilevi eccellenza e qualità dei percorsi formativi,  il rispetto delle regole, gli investimenti in strutture efficienti e sicure e l’applicazione del  contratto nazionale di riferimento”.