Milano, 22.2.2016
Nei giorni scorsi si è appreso che la ‘ndrangheta voleva fare esplodere a Cermenate la sede Centro Studi sociali contro le mafie – Progetto San Francesco, bene immobile confiscato alla mafia da anni diventato un punto di riferimento della lotta per la legalità, dedicato alla memoria di Giorgio Ambrosoli e promosso anche dalla Cisl. In relazioni a queste gravissime minacce la Cisl Lombardia conferma e rilancia con più forza e convinzione il proprio impegno nell’ambito del progetto San Francesco e delle sue iniziative per promuovere la cultura della legalità e sostenibilità, un obiettivo perseguito con forza e da tutte le unioni sindacali territoriali Cisl in Lombardia.
Intanto, in segno di solidarietà e per stringerci attorno alla comunità minacciata dalla delinquenza, la segreteria della Cisl dei Laghi ha deciso di celebrare la prossima festa della donna, l’8 marzo, proprio nella villa sequestrata alla mafia. “Sarà l’occasione per respingere, nei fatti, minacce e propositi criminali – afferma Gerardo Larghi, segretario generale Cisl Laghi -. Ma sarà anche l’occasione per rilanciare su tutto il nostro territorio la lotta al cancro delle mafie”.
In allegato la lettera del segretario generale Cisl Laghi, Gerardo Larghi, sui fatti di Cermenate
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Lettera – Centro Studi contro le mafie Cisl Lombardia – (18 KB) |
Nella sezione Documenti una nota del presidente del Psf, Battista Villa