Milano, 9.6.2015
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E’ ormai storica la presenza di Iscos in Pakistan: dal 1998 si svolgono diversi progetti riguardanti il rafforzamento delle capacità tecniche del sindacato locale e la formazione delle fasce più vulnerabili della popolazione oltre che la collaborazione di Ong locali contro il lavoro minorile. “Il lavoro minorile è una delle piaghe principali del nostro Paese – ha spiegato il segretario del Pakistan Workers’ Federation, Zahoor Rawan – coinvolge oltre 3 milioni e mezzo di bambini lavoratori. La buona notizia è che sta diminuendo grazie agli scambi commerciali con altri Paesi, soprattutto europei che in quanto importatori di prodotti pakistani fanno pressione perché siano rispettati alcuni standard e non si faccia utilizzo di lavoro minorile”. Tra i progetti di Iscos Lombardia in Pakistan spiccano quelli di Co-sviluppo per promuovere pratiche di collaborazione allo sviluppo con le comunità di migranti e sostenere la nascita di forme proprie di evoluzione e di emancipazione.
“Iscos Lombardia riconferma la sua presenza in Pakistan – ha detto Paola Bordi, direttrice della onlus sindacale -. Continueremo a dare assistenza ai lavoratori per farli uscire dalla condizione di informalità del lavoro e sottrarli all’arbitrarietà dei datori di lavoro.” Il sindacato italiano del futuro non può prescindere dalla dimensione transnazionale, come ha ricordato Mario Arca, presidente di Iscos, sottolineando l’importante ruolo che la Cisl e Iscos potranno avere nei prossimi anni a stabilire mercati sicuri nei Paesi in via di sviluppo.