La raccolta firme entra nel vivo

Oggi, venerdì 9 giugno 2023, con la consegna ai territori dei primi moduli, la CISL Lombardia entra nel vivo della raccolta firme per la Legge di iniziativa popolare per la partecipazione dei lavoratori nella governance delle imprese, proposta fortemente incardinata sui valori della CISL e in piena sintonia e continuità con l’articolo 46 del dettato costituzionale

“L’obiettivo ben preciso dell’iniziativa è democratizzare, umanizzare e rendere ancor più efficaci ed efficienti le relazioni industriali esistenti, unendo tutti i soggetti attivi del paese, in una sfida di responsabilità condivisa, che produca una nuova prospettiva di democrazia economica capace di costruire un’effettiva e duratura reale crescita indispensabile al rilancio del Paese”, afferma Fabio Nava, Segretario Organizzativo e Amministrativo CISL Lombardia

I 22 articoli della Proposta di Legge per la partecipazione dei lavoratori, infatti, delineano in maniera molto dettagliata l’idea di “partecipazione” pensata dalla CISL; una partecipazione gestionale, attraverso la promozione di rappresentanze dei lavoratori nei Consigli di Amministrazione e Sorveglianza; una partecipazione economica, regolamentando la compartecipazione ai risultati dell’impresa tramite azioni o utili; una partecipazione organizzativa, tramite un coinvolgimento attivo dei lavoratori nelle decisioni organizzative delle dinamiche pratiche del lavoro; e infine una partecipazione consultiva, che riconosca ai lavoratori e al sindacato una funzione consultiva, e quindi “ante”, sulle decisioni più rilevanti dell’impresa

“Si tratta di una proposta priva di spirito rivendicativo che, senza imporre nulla a nessuno o prove di forza, stimola tutti gli ‘attori’ politici e sociali del Paese ad una riflessione condivisa che faccia ‘fare un passo avanti’ rispetto a quanto fatto fino ad ora, partendo proprio dalla messa a fattor comune delle buone prassi esistenti; permette, infatti, di uscire dal campo dei ‘cultori della materia’ e di coinvolgere il quadro politico, imprenditoriale e di rappresentanza del mondo del lavoro, affiancando alle consuete forme di contrattazione e bilateralità, un modo nuovo per affrontare tutte le grandi questioni in stallo ormai da diversi anni; dai salari agli investimenti produttivi sul territorio, dalla produttività alla qualità dell’occupazione, dalla formazione all’innovazione dei processi, dalla salute e sicurezza nelle aziende fino ad arrivare alla sostenibilità sociale degli ecosistemi produttivi.

Un’iniziativa coraggiosa sotto il profilo non solo sindacale, ma anche culturale e politico, che prova ad ‘andare oltre’ la scontatezza e l’ovvietà degli slogan postati sui social o gridati negli show televisivi, mostrando una nuova via, una nuova prospettiva che superi la contrapposizione ideologica tra capitale e lavoro o della subordinazione del lavoro al capitale, con un disegno di democrazia economica in cui il potere decisionale si decentra, per ricomporsi in una modalità diffusa e maggiormente partecipata.

Una visione del lavoro al passo con i tempi, con uno sguardo concreto al futuro, che vuole riprendere la lungimiranza dei ‘padri fondatori’ della Costituzione e della CISL stessa e che merita di essere perseguita e valorizzata con il massimo impegno”, conclude Fabio Nava