Milano, 4.6.2015
Il 19 maggio 2015, il Consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità la legge sugli assistenti familiari, una prima disciplina su questa materia. E’ un’opportunità per coniugare lavoro e welfare, che dovrà portare a far emergere il lavoro irregolare, migliorare l’assistenza agli anziani non autosufficienti a domicilio con minori costi per le famiglie. Si apre ora lo spazio per la sua attuazione, con l’obiettivo di rafforzare la vicinanza alle famiglie con anziani non autosufficienti e la tutela delle lavoratrici/ori che operano nell’ambito dell’assistenza. Tale percorso potrà favorire un lavoro di rete dentro la Cisl e con gli altri soggetti istituzionali e del terzo settore, e che dovrà tener conto anche del processo di riordino del sistema sociosanitario lombardo.
E’ un importante intervento che concorre alla regolamentazione di un settore in cui operano in Lombardia circa 156 mila persone e per le quali le famiglie spendono ogni anno 1,6 miliardi per il lavoro di cura, ed in riferimento al quale incide in modo significativo il lavoro irregolare e sommerso.
Considerando che in Lombardia nel 2011 la popolazione residente over 65 non autosufficiente si attestava 368.239 persone, ovvero il 18% della popolazione anziana, è prioritario ora favorire il riconoscimento delle attività e funzioni delle assistenti di famiglia all’interno della complessiva rete dei servizi alla persona non autosufficiente.
La legge avvia un processo che consente il riconoscimento dell’assistenza familiare fra gli interventi e servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario, attraverso l’individuazione di una figura con competenze specifiche, formazione, la previsione di sportelli dedicati e di registri territoriali.
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Legge Regionale 25 Maggio 2015 – Cisl Lombardia – (76 KB) |
Scheda di sintesi – Legge Regionale 25 Maggio 2015 – Cisl Lombardia – (35 KB) |