Marco Contessa, Coordinatore Nazionale CSIR CISL: “Dobbiamo ridare centralità al lavoro frontaliero, una vera risorsa per il nostro Paese”

Così Marco Contessa, Coordinatore Nazionale CSIR CISL, al termine del primo convegno internazionale dedicato ai lavoratori frontalieri e transfrontalieri, che si è tenuto a Riccione gli scorsi 26 e 27 ottobre:

 “I lavori dell’iniziativa nazionale dei CSIR hanno evidenziato la necessità di ridare centralità al lavoro frontaliero che rappresenta sempre più una risorsa per il nostro Paese, soprattutto nelle zone di confine. Sul lavoro dei frontalieri occorre fare chiarezza, convocando il tavolo interministeriale per le politiche del lavoro frontaliero definito dalla legge, nel quale sarà prioritario definire lo statuto dei lavoratori frontalieri. Preoccupa l’azione del Governo che a pochi mesi dell’entrata in vigore della nuova norma sulla fiscalità, frutto di un lungo lavoro di confronto durato anni, decide di introdurre arbitrariamente una tassa sui vecchi frontalieri affinché essi possano fruire del SSN. Appare evidente – a prescindere dalle finalità – che questo metodo non può essere condiviso e pertanto chiediamo che la tematica venga stralciata e semmai discussa nel tavolo interministeriale. Effettuare questo prelievo con la finalità di ‘pagare’ di più il personale sanitario e medico delle zone di confine sembra essere una giustificazione per il torto subito. Certo occorre ragionare sul tema del personale sanitario delle zone di frontiera ma non solo in termini economici ma ragionando di un welfare di confine. Se si commette l’errore di ragionare solo di stipendio si rischia di spostare il problema e non di risolverlo. Come sindacato rivendichiamo da subito un tavolo di confronto ad hoc con Regione Lombardia che auspichiamo venga convocato subito