Micron conferma i 420 esuberi, Fim e Fiom: inaccettabile

Milano, 21.1.2014
 
“Inaccettabile” è il giudizio di Fim e Fiom sul piano di esuberi presentato da Micron Semiconductor Italia in occasione dell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico. L’azienda ha dichiarato di voler aprire la procedura di mobilità per 420 persone, di cui 223 relative al sito di Agrate e Vimercate. Nonostante le pressioni fatte dal ministero per posticipare l’apertura della procedura di mobilità, la direzione aziendale ha rifiutato categoricamente la mediazione, ribadendo la propria volontà a far partire la procedura dal 21 gennaio 2014. “E’ inaccettabile il sordo comportamento della Micron e respingiamo fermamente il piano di licenziamenti presentato dall’azienda – afferma Gigi Redaelli, segretario Fim Monza e Brianza – anche perché siamo in presenza di eccellenze lavorative, da tutelare, che hanno rappresentato il successo della società stessa in Italia e nel mondo”. “La scelta della Micron è ancora più deplorevole visti gli ottimi risultati finanziari che questa sta realizzando già dal 2013 – aggiunge – . Riteniamo un vero e proprio atto di pirateria il comportamento della multinazionale che acquista un sua competitrice, la spoglia di brevetti e del portafoglio clienti e dismette tutto in soli tre anni, scaricando sulle spalle delle lavoratrici, dei lavoratori e della comunità, il peso sociale di tali scelte scellerate”.