Milano, 8.7.2014

Con il progetto avviato, la Cisl Lombardia intende far avanzare il dibattito e aumentare il coordinamento tra le organizzazioni sindacali, per elaborare ed identificare concretamente approcci di metodo comuni per far progredire i diritti nazionali verso uno standard sempre più elevato di eguaglianza, di pari opportunità, di integrazione, inclusione e multiculturalità.
Nella prima tavola rotonda, moderata da Ricard Bellera I Kirchhoff, segretario Ccoo di Catalunya, Joana Agudo del Cese e Cinzia Sechi della CesS sono intervenute per favorire la comprensione di come l’Europa sta affrontando la questione, e per spiegare quali sono le azioni messe in atto dagli organismi di rappresentanza dei lavoratori a livello europeo per gestire e tutelare la diversità nei luoghi di lavoro. A seguire, Carles Bertran, del Ccoo di Catalunya, Agnieszka Lenartowicz-Lysik e Krzysztof Hus, di Nszz Solidarnosc, Petre Voicu di Csdr, Celine Gillier della Ccfdt Rhone Alpes ed Elisabetta Biliotti, del Centro Studi Firenze, hanno descritto in maniera puntuale il livello e la fase di sviluppo del proprio Paesi in materia di diversità management. Da questo quadro è emersa una situazione molto eterogenea a livello europeo, in quanto, nonostante il comune richiamo alla legislazione europea, il recepimento e l’applicazione a livello nazionale varia ancora molto da Paese a Paese. Il secondo giorno i ritmi sono cambiati e si è passati dall’aspetto normativo a quello contrattuale. Lavorando in due gruppi, ogni partner ha presentato un proprio accordo che risultasse particolarmente significativo e incisivo sulla questione del diversity management, con l’obiettivo di favorire il dibattito transnazionale e condividere approcci comuni. Grazie alla moderazione di Celine Gillier, della Cfdt Rhone Alpes, e di Luis Lageder, presidente Anolf Lombardia, è stato possibile poi condividere in plenaria i risultati dei diversi lavori e particolarmente dibattuta è stata la differenza tra interventi di welfare a livello locale o aziendale e interventi veri e propri di gestione della diversità.
Nei prossimi mesi ogni partner proporrà nel proprio territorio dei percorsi formativi per i propri operatori e delegati per condividere e diffondere i risultati del corso e per incentivare una riflessione sempre più ampia sulla questione del diversity management.
I documenti ufficiali della formazione saranno disponibili a breve sul sito www.repartir.eu.